venerdì 14 marzo 2014

Vicinanza


La mia auto è un vero cesso.
Tanto che nel caso in cui mi capiti di dare un passaggio a persone poco intime e/o ancora poco introdotte nel mio bailamme, cerco di sistemare alla meno peggio. Che significa, ad esempio, togliere un paio di infradito dal sedile posteriore, o accatastare alcune opere in cartapesta nel vano porta oggetti, o liberarmi di bibite d'annata.
A volte succede che un'amica di buon cuore, seduta a fianco a me, si prenda la briga di raccogliere bucce di mandarino e carte di caramella in qualche sacchetto vagante. Così ha fatto ieri la G, in un tardo pomeriggio di confidenze e piccoli cedimenti, concluso nel suo terrazzo davanti ad una birretta, mentre la luce ci faceva morbide.
Per tutto il giorno avevo desiderato qualcosa di molto simile ad un abbraccio materno, un'accoglienza incondizionata e muta. Come a stabilire i miei confini.
Qualche sera fa, stesa in riva al nostro laghetto, è stata la terra umida a darmi sostanza. Forse ieri mi mancava quel guardare, quel sentire.
Ma G mi ha detto di sè. Poi ha ordito per me la sua trame di parole e racconti che sempre mi proiettano avanti. E mi fanno pensare che davvero posso cambiare ancora, ancora questa volta, per sorridere bene, per far sorridere chi amo.

13 commenti:

  1. ooohhhh.... non son solo io che "amo" in questo modo la macchina :)
    .... cambiare ancora.... perchè.. veramente si cambia?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione...vocabolo improprio.
      Allora uso "trasformarmi", che non implica perdere qualcosa di sè :)

      Elimina
  2. no, come me l'hai descritta io la macchina non l'ho mai e poi mai tenta :-)

    RispondiElimina
  3. Le amiche così sono come pilastri contro cui appoggiarsi, per riposare e semplicemente essere.

    RispondiElimina
  4. Per fortuna io non ce l'ho l'automobile :-)

    RispondiElimina
  5. Ma quale sarebbe poi l'altro modo di utilizzare le auto?! Ma tu così rischi di pagare oltre al bollo anche l'ICI:)))

    RispondiElimina
  6. Scrivi di cose importanti con la leggerezza di una piuma

    RispondiElimina

La vita è così, stupisce

La vita è così, stupisce

Mi piace

  • Paolo Rumiz
  • Passenger
  • Walter Bonatti e Rossana Podestà
  • pita ghiros