Ieri il sole delle undici si rifletteva ovunque: sulle vetrate, sul muro bianco, sul ghiaino del cortile. Bello da morire.
Solo che ad un certo punto, ho cominciato a vedere tutto arancione. Allora ti stropicci gli occhi, ti sposti all'ombra, provi a non dar peso.
Mi sono presa un bello spavento, e non è la prima volta. Questo cervello di pongo sembra molto labile: se dormo poco o mangio male o esagero con le mie peregrinazioni fisiche e mentali, stacca la spina. Dice semplicemente "stop". Difatti ha raggiunto il suo scopo: ho passato il pomeriggio a leggere, a guardare la mia serie preferita, a disegnare.
Pensavo stamattina a quello stato di sospensione che caratterizza le convalscenze. Qualcuno che prepara una minestra per te, piccoli rumori in cucina. La tazza del tè sul comodino, penombra, una mano tiepida sulla fronte. Che meraviglia.