Oggi piove fitto, tira vento.
Non so in che tasca ho messo la leggerezza di ieri, quel sorriso fesso e bambino.
Detesto il mio modo di stare al mondo, questa buccia che non sa diventar spessa, che non mi protegge dagli urti, dai sorrisi fulgidi, dal freddo, dalle parole amare e appassionate e zeppe.
Ogni cosa arriva dentro, troppo dentro, senza che nessuna sentinella le blocchi il passo, senza permesso, passaporto, benestare.
E così parlo, ingoiatore di spade che estrae lento dalle sue profondità la lama.
E così faccio l'amore, liquida.
E così accolgo, tuffatore a cuore spalancato e braccia aperte.
E così vivo.
Non so in che tasca ho messo la leggerezza di ieri, quel sorriso fesso e bambino.
Detesto il mio modo di stare al mondo, questa buccia che non sa diventar spessa, che non mi protegge dagli urti, dai sorrisi fulgidi, dal freddo, dalle parole amare e appassionate e zeppe.
Ogni cosa arriva dentro, troppo dentro, senza che nessuna sentinella le blocchi il passo, senza permesso, passaporto, benestare.
E così parlo, ingoiatore di spade che estrae lento dalle sue profondità la lama.
E così faccio l'amore, liquida.
E così accolgo, tuffatore a cuore spalancato e braccia aperte.
E così vivo.