domenica 23 marzo 2014

L'essenza


Mi rendo conto, guardando ai vecchi post, di aver fatto un lungo viaggio.
E se questo risulta oggettivamente vero (del palazzo che abitavo solo dodici mesi fa, restano solo alcuni muri portanti), rileggendo le parole scritte scopro un lento e implacabile andare, dal fuori al dentro, dal grande al piccolo, dal generale al particolare.
Sto via via economizzando sulle azioni non fondamentali e dispensatrici di stress. Meno parole, folla e auto possibili, poche sane e calde relazioni, alcuni accessibili desideri.
Perchè ho tutto quel che mi serve.
E' che divento selvatica, silvestre, schiva.
Ieri pensavo ad un viaggio in treno, con la nonna e la cuginetta: si chiacchierava di scuola, di vacanze, di amenità. Avrò avuto una decina d'anni. Accanto a noi sedeva una bella signora, che ci osservava curiosa. Nonna, sorridendo, presentò le sue nipotine. La più grande solare, aperta, portatrice di allegrie; la piccola riservata, ombrosa, asciutta di parole.
Ricordo bene di essermi detta che ad ogni costo così avrei sempre dovuto essere, che quello era l'abito cucito per me.
Forse adesso mi riprendo gli anni, le ombre, le malinconie. La mia occasione di dare la schiena, di guardare silenziosa dal finestrino, una ciocca di capelli intorno al dito.

Quando sai com'è l'abisso
non sei più lo stesso
sai solo andare avanti
per come sei adesso
ti tieni un po' più stretto 
a chi ti tiene stretto
Però alla fine di questo dolore
sarà per sempre alla luce del sole
ciò che rimane di noi
cosa rimane di noi
Però alla fine di questo dolore
potremmo sempre comunque contare
su ciò che rimane di noi
(Ciò che rimane di noi, Ligabue)

15 commenti:

  1. Risposte
    1. Diciamo che qualche pezzetto devo ancora trovarlo... :)

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  2. Vorrei anche io, riuscire a voltare le spalle e a tornare selvatica come un tempo.
    E pensare solo a fare quello che mi arricchisce.
    Tu sei stata brava.
    Ottima scelta musicale.

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    1. Il problema è questo, io non ero selvatica. Stento a riconoscemi, ma forse va accettato e basta...

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  3. guarda, col tempo economizzerai ancor di più ! :-)

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  4. Spesso a quello che scrivi io non ho molto da aggiungere, perchè hai dipinto, pennellato con grazia, di conseguenza tutto quello detto oltre risulta in più. Come oggi.

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    1. Sono post forse un pò segaioli... :)
      Poco interlocutori.
      Come me adesso :))))

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    2. sono post intinti in te... bellissimi

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  5. Cara Gioia cosa vuoi che ti dica la vita è un eterno divenire e per quanto mi riguarda il bello del futuro è che non sai cosa ti riserva. Si procede si sbaglia di rompe e si ricostruisce, alle volte si fanno grandi cose altre volte sono le briciole ad emozionare.
    L'importante per me è andare avanti un passo dopo l'altro guardando sempre avanti con un pensiero al passato.

    A presto.

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    1. Un eterno divenire, sì. Nessuno lo sa meglio di me ;)

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  6. Hai davvero fatto un grande viaggio, Gioia. E ancora devi farne tanta, tantissima di strada, piena di sorprese e cose belle, scoprendo o riscoprendo te stessa e quello che hai attorno a te. O che non hai ancora ma arriverà :)

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    1. Mi pare di non avere energia, come se tutte le forze fossero concentrate in questo cambiare pelle. Ma è vero, ho così tanta bellezza intorno...
      Ciao Maurì ;)

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  7. A leggerti non sembri affatto selvatica e schiva, ma se è così che hai bisogno di tornare ad essere, fallo. Io devo ancora capire come voglio tornare ad essere. Tu di strada ne hai già fatta molta, io sono solo all'inizio del cammino... e sono pure insalita e col fiatone... Baci e buona settimana.

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    1. Guarda, il fiatone per me è fisso...ti tendo la mano e ti tiro un pochino... Insieme si va su meglio :)

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La vita è così, stupisce

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