sabato 29 marzo 2014

Ascolta


La giovane volpe conosce l'odore tiepido di foglie e fiati e terra fresca. Mugolii e pelo, nello scuro di una tana, musi persi in altri musi, a farsi compagnia. Quello conosce. Fiuta la traccia già fiutata, sulla scia di zampe più sicure, attraverso il bosco. E la madre sempre si volta, la aspetta.
Ora respira col naso nel giallo, e prova a trovare passaggi, scie, presenze. Cerca, raspa con le unghie, gli occhi a indagare una grotta, il cavo di un albero. Ora è sola.
E poco lontano, sparano.
La giovane volpe scarta, il petto bianco perde il tempo, asincrono. Corre.
Corre e non sa, del rovo che le segna i fianchi, del fitto di tronchi candidi uguali e uguali, che pare non finire mai. Corre di sbieco, corre scomposta, corre cercando sponda. 
Fermati giovane volpe. Ascolta. Alza la testa.
Ogni volo, ogni corteccia, ogni verso. Tutto porta il suo segno. Tutto ti riconosce, ti parla, ti lappa la schiena, tutto si volta, e ti aspetta.
Fermati. E sarai in salvo.

6 commenti:

  1. Se è volpe si fermerà. Altrimenti la vedo più donnola...

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  2. p.s. complimenti per le foto... le trovo molto assimilabili al mio "vedere"... ;)

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  3. racconto incantevole... mi piace quel "ti lappa la schiena"

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La vita è così, stupisce

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