mercoledì 1 ottobre 2014

Alto fragile


Devo fare i conti adesso. Costi, ricavi, lordo, netto.
Non tornano mai. Quanto male ho raccolto? Quanto ne ho seminato? Quanto dovrò attraversarne, per pareggiare i conti?
L'altro giorno un amico mi scrive "tutto il bene che dai, anche se non sai in che forma e quando, tornerà a te".
Vale anche per il male, per il dolore? 
Ad un certo punto della mia vita, ho capito che tutto quello che pensavo immutabile, certo, solido, si poteva portar via, con una passata di straccio. Niente più "per sempre". Aprivo la porta su un mondo spurio, crudo: omissioni, silenzi, paura, bugie. 
A volte penso che dovrei ringraziare, benedire quel momento. Perchè non puoi vivere sottovetro, perchè noi siamo bene, male, luce, buio. E prima ci è chiaro, meglio è.
Ho fatto di tutto per ripristinare il sistema, per tappare la falla. Volevo intensamente e con tutte le mie forze tornare sotto le coperte. Ma quando vedi fuori, l'orrore e la meraviglia, il brulicare frenetico, le esplosioni e i buchi neri, la coperta tira. Non ti basta più. 
Ho finito per arrendermi e ammettere la mia pochezza, i miei umani limiti: mi sono esposta, pelle e cuore. Più intera, di sicuro, ma di vetro.
E allora anch'io ho omesso, mentito, nascosto. Tradito. Letto rabbia e dolore su un volto che ormai, confondevo con il mio.
Potevo fare altrimenti? No, in quel momento.
E adesso, adesso che sono di vetro e lava, potrei ripetermi? Meschina e ipocrita mai più. Tocca provare, infilare, indossare, per scegliere di scucire e dismettere.
Sarà anche abusata, lisa e vuota la parola "verità", ma quando provo a seminarla mi bracca cattiva, e morde semza pietà. 

13 commenti:

  1. Essere consapevoli delle proprie fragilità, ci rende più forti.
    Non fosse perché la consapevolezza ci frena dal perseverare in atteggiamenti lesivi e autolesivi e ci porta invece a fare del nostro meglio. Non siamo riusciti a dare tanto amore? Almeno ci abbiamo provato.
    Esserne consapevoli è di grande aiuto. Accettare i limiti, le fragilità, gli errori. Siamo anche questo, ma possiamo andare oltre.
    Se invece rifiuti la verità di tutto ciò, resti perennemente ferma.

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  2. insomma, non si tratta di far quadrare i conti del bilancio familiare.....

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    1. No Fra...in merito ai bilanci, di qualsiasi genere, sono molto carente...

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  3. Le falle, le toppe, le pezze..portano a nulla.
    Se ti devi per forza guardare in dietro sia per trarne esperienza e non rimpianti.
    La verità? Chi ha detto che esista ..sposti d'un millimetro il tuo angolo di osservazione e tutto muta, persino il bianco e il nero.
    Parlo alla cazzo di cane sicuramente, ma non c'è alcun peggior giudice di noi stessi. Gli altri ? Circostanza di vita che non va rincorsa se non ne vale la pena.
    Bacio Anima Bella.

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    1. Non so come si fa, come si impara. Ad essere perno, perno di se stessi. Ci sto provando, vediamo se sopravvivo.
      Ciao Stellina, bacio a te

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  4. > E allora anch'io ho omesso, mentito, nascosto. Tradito. Letto rabbia e dolore su un volto che ormai, confondevo con il mio.
    > Potevo fare altrimenti? No, in quel momento.

    Se ho capito bene e' un passaggio travagliato nella tua vita e nella tua vita relazionale.
    Maturare, evolvere r' faticoso, a volte doloroso. Perche' puoi dover infrangere schemi robusti che proteggevano ma che sono anche gabbie.

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    1. Bello. Che stasera, nel rileggere i commenti, trovo delle rispondenze fortissime con quello che sto vivendo, attraversando.
      Schemi robusti da infrangere. Prendo nota.

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  5. Io ancora ci credo a quel "per sempre".
    Ma tu ragazza sei uno splendore nella tua verità

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  6. Belle domande, all' interno poi di un post secondo me molto molto "tuo" nel senso stretto del termine. E perciò, sulla parte che riguarda te, posso solo "registrare" quanto letto imparando (nel tuo caso, essendo insegnante, è proprio adatto questo termine) qualcosa in più sul tuo conto :) Mentre per le domande, non so dire se il male e il bene seminati poi tornano indietro allo stesso modo... penso comunque che, idealmente, così dovrebbe essere, anche se è pure vero che ci sono persone non capaci di essere buone, e altre cattive... perciò, dipende sempre dove hai seminato questi sentimenti, e con chi... non so se mi spiego ;)

    In ogni caso, spero ti torni sempre più bene ;)

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    1. Mmmmm...tutti siamo capaci di essere cattivi. Chi più e chi meno. Forse chi non lo è, controlla molto, troppo.
      Meglio lasciar andare... :)

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  7. Tutto torna indietro in qualche maniera, sia il bene che il male.

    La differenza dell'intensità in cui torna il male sta nel avere capito la lezione di vita, e il non ripeterla più. Tenuto conto poi che spesso a nostra volta siamo inconsapevoli strumenti di insegnamento per altri.

    Tutti siamo cattivi e buoni, altrimenti non saremmo più corpi su quetso mondo, ma la differenza sta nel capire il male e non ripetere le stesse cose....

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La vita è così, stupisce

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