domenica 21 febbraio 2016

Non è un capello


Sono finalmente andata a regolare il taglio.
Prima di me c'era una donna, età indefinibile. Capelli bianchi ma viso da bambina, corpo flessuoso ma gesti pesanti. Bella, in un suo modo.
Mi è parsa una frequentatrice assidua, si rivolgeva a tutti con familiarità. Dopo una mezz'ora è entrato un uomo, alle soglie dei cinquanta. Si è avvicinato alla donna senza età, l'ha baciata dolcemente, le si è seduto accanto chiedendo se voleva qualcosa da bere, se desiderava un caffè. Ha quindi partecipato alle collettive chiacchiere da gineceo, sorridendo curioso. E per tutto il tempo, ma proprio tutto il tempo, ha tenuto d'occhio la sua donna, seguendone a distanza i movimenti (dalla poltrona al lavaggio, dal lavaggio alla poltrona), avvicinandosi quand'era possibile, conversando sottovoce con lei.
Verso mezzogiorno è uscito a prenderle un panino.
Poi le hanno proposto di tingersi una ciocca blu, e subito lei si è voltata a guardarlo. Era in dubbio, non sapeva decidersi. Lui allora l'ha invitata a provare, a osare. Le ha detto che avrebbe fatto comunque in tempo a coprirlo, quel tocco di colore, se poi non le fosse piaciuto.
Non so come sia andata, perchè a quel punto avevo finito. 
Mi restava una sensazione strana, sgradevole, l'impressione che la donna senza età fosse reduce da qualcosa. Un dolore, una malattia invalidante, una perdita.
Ho pensato al mucchietto d'ossa che ero, al mio stare appesa, come se ancorarmi potessi garantire stabilità, peso. Al bisogno assoluto di prossimità e presenza che la mia nuca fragile mostrava, impietosa. A quel bramare mani, occhi, pelle, perchè mani, occhi, pelle io non avevo più.
Sorridendo mi son detta che ora, posso tenere addosso ciò che mi somiglia, mi appaga, mi rende leggera. Che nessuna scelta è più figlia di un dolore.
Mi è parso d'essere così libera. Ho salutato, sono uscita di buon passo, nuovi fili d'oro fra i capelli.

20 commenti:

  1. Invece a me sono sembrati belli

    Avevano bisogno di attenzioni reciproche

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    1. Non so. Proprio non so. Se di reciprocità si trattava...

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  2. ..abbiamo bisogno di ancoraggi, bramare mani, occhi e pensieri addosso. Pensieri soprattutto. Perché certi ti scheggiano il cuore anche da lontano.

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  3. A leggere la tua descrizione, anche a me suscita disagio. Ma diverso.
    Quasi fosse un attaccamento morboso, lei sottomessa e succube.

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  4. La scena l'hai vista tu quindi noi possiamo basarci solo sui dati che abbiamo ma a me è piaciuta quella sensazione di complicità e condivisione.

    "'i don hinn minga tucc principèsse, ma l'om al gà semper da vès un re."
    (traduzione dal milanese: le donne non sono tutte principesse ma l'uomo deve sempre essere un re.)

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  5. Fammi capire:
    Te sei rimasta lì a rimirare tutta la scena e al momento di vedere il finale sei andata via... ma che cavolo di film era? Non potevi trovare una scusa e rimanere altri dieci minuti? E adesso io che faccio? Vado a chiedere alla tua parrucchiera come è andata a finire oppure vado in depressione per non aver visto la fine del film?

    Lo sai? Quando esco dal barbiere mi sento nuovo e diverso quasi come quando esco dalla visita a un museo.

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    1. Quando arrivi in via Mercatovecchio devi andare verso il castello. Poi lì chiedi della Robi. Se ti dice com'è andata, poi mi fai sapere, ok?
      :))))

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  6. Mi restava una sensazione strana, sgradevole, l'impressione che la donna senza età fosse reduce da qualcosa. Un dolore, una malattia invalidante, una perdita.

    Sai, a volte anche a me capita di assistere a dinamiche tra persone sconosciute e a volte tendo ad interpretarle secondo i miei canoni... ovvero, tendo a sovrapporre atteggiamenti miei o di persone che conosco. Ovvero, tendo a tappare i buchi, a colmare i dati mancanti (che in fondo sono sconosciuti) con congetture che riflettono la mia esperienza.

    In realtà può essere proprio come dici tu, ma potrebbe anche essere che proietti parte del tuo vissuto, perché sarebbe uno scenario possibile. Purtroppo però non si può mai essere certi delle proprie impressioni/intuizioni...

    Anche io però non so come tante volte ci prendo sempre! Così probabilmente succede a te...

    Comunque, due giorni fa ho pensato che presto me li taglierò corti. Se non cambio idea, il prossimo sabato li avrò decisamente sopra le spalle! :)

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    1. Certo...il filtro personale, quello dell'esperienza. Leggo tutto con il mio filtro. Magari erano davvero bellissimi e non spaventati :)

      p.s. Capello cortooooooo???????

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    2. Sì, non cortissimo, ma... mi si è fermata in testa questa idea e non se ne vuole andare.
      Perché così avrei meno da fare quando vado in piscina (e voglio cominciare ad andare, ma poi penso ai capelli lunghi da asciugare e mi trattengo).
      Perché anche in fondo mi stavano bene, non troppo corti, ma non lunghi.
      Perché poi ricrescono.
      E perché alla fine non mi piacciono più come li ho adesso, ho davvero voglia di cambiare.
      Vediamo se sarà questo fine settimana o il prossimo... e se il parrucchiere si presterà...

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    3. In effetti anch'io ho spuntato parecchio. Restano lunghi, ma sono più leggeri :)

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  7. > restava una sensazione strana, sgradevole, l'impressione che

    Che tu stessi temendo che quella donna fosse ANCORA in qualcosa, malata, nel dolore di una perdita?
    Aver superato una difficoltà, essere guarita, etc. non dovrebbe infondere cose buone, positive?!

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  8. Che straordinaria donna in fiore sei

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    1. Amica...forse in ritardo...ma coi miei tempi ci arrivo :))

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  9. è incredibile il tempo che le donne perdono dal parrucchiere. :)

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  10. Così, mi sono detto, andiamo a vedere cosa scrive nel suo blog costei che mi gratifica con un :P, che tra l'altro non so cosa sia, ma che non mi piace come tutte le cose che non conosco bene.
    Un post gradevole, ci può stare, niente di complicato o di complesso -all'apparenza- ma quelle piccole cose che solo voi donne siete in grado di notare e di mettere nella dovuta luce. Un accadimento in effetti non solito. Non la donna bensì l'uomo così paziente, cui lei immediatamente chiede consiglio, con uno sguardo, su una ciocca blu. Gustosissimo e anche di buon auspicio, vuol dire che non mancano su questo mondo uomini forniti di grande sensibilità. A meno che...a meno che...lei non fosse staricca e lui il badante interessatissimo ai soldini di lei.
    Che si capisce che ne ho viste di tutti i colori e che sono abbastanza deluso da questa Umanità? Che si capisce? Veramente?

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La vita è così, stupisce

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