mercoledì 10 febbraio 2016

Amour sauvage


Fa caldo oggi. Il formicolio alla sommità dei rami mi pare insopportabile. Sono inquieta: le mie radici fra le zolle spingono, scavano rabbiose. La linfa scorre troppo in fretta, conquista ogni tenera gemma smeraldo: preme, gonfia, infiamma.
Vorrei andare. Forse danzare. O far l'amore.
Ma non so torcere questo corpo massiccio e denso e greve, non so affastellare le mie fronde in due braccia capaci di cavar dalla terra i tentacoli scuri. Un tempo sapevo.

Un tempo, con dita agili e schiena eretta annodavo i biondi capelli alla sommità del capo. Un tempo camminavo sciolta, le curve dei fianchi a dettare il passo. Andavano i piedi, a tempo di rondò, e i seni sfrontati sfuggivano ai lacci del corsetto. Chiedevano d'essere lambiti.
Operò forse l'invidia di qualche vecchia megera. O a tesser la fattura, fu la moglie storpia del fornaio. 
Un mattino la morbidezza si fece legno. Il velluto della pelle, scorza. Il mio dolce andare, inerzia e stasi.

Fa caldo oggi. Voglio che lui torni, voglio posi il suo corpo asciutto e bello sotto queste fronde e lasci che l'ombra mia lo copra. Voglio udire la sua voce accesa e fremente declamare strofe nel fulmineo levarsi, quando simula un affondo col fioretto e poi si inchina, come a chiamar l'applauso. 
Ho provato a toccarlo così tante volte. Ho pregato quel ramo basso e curvo di sfiorargli il volto, quando cede al sonno. Ho implorato le foglie di stillare una goccia di rugiada sulle sue labbra pallide. Non so cosa darei per offrirgli i miei umori, per suggere i suoi. 
Eccolo, arriva. Sale la china con baldanza, un fascio di libri sotto il braccio, canta. 
Abbandona le fronde vento, s'arresta il brulicare nero degli insetti, serra il merlo ali e becco. 
Ogni cosa, tace.

15 commenti:

  1. per non sbagliare fai l'amore. che fa caldo, ma non caldissimo

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  2. Operò forse l'invidia di qualche vecchia megera. O a tesser la fattura, fu la moglie storpia del fornaio.
    Un mattino la morbidezza si fece legno. Il velluto della pelle, scorza. Il mio dolce andare, inerzia e stasi.


    Poesia. :)

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  3. ...piango per tanta bellezza

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  4. Cosa fanno le parole!
    ci vuol maestria e studio e passione per la chimica dei vocaboli, non c'entra niente ma non so perchè m'è venuta in mente Susy Forrester e adesso sto asoltando tutto "Senza orario e senza bandiera" dei New trolls. Archeologia per te monella mia.
    Te coi tuoi "chimismi lirici" ci fai condividere schegge d'emozione e m'illudo di credere che sia più bello leggerli che viverli.

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  5. Ho un po di arretrati da leggere con te, mi stai diventando scribacchina ;) :*

    (ora recupero)

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  6. non so perchè mi ricordi Orlando di Virginia Woolf. Lo hai mai letto? :)

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