giovedì 16 aprile 2015

A spasso


Ho fatto una passeggiata con i miei bimbi, quelli di prima e seconda. Belli assai, tutti a volermi dare la mano, che si è deciso di fare a turno. Il ciliegio, il pavone, il ruscello, tasche piene di semi rossi. 
Questa nuova generazione di piccoli umani è poco in connessione col tutto: individui a sè stanti, mondi che si sfiorano, occhi rivolti all'interno. Tizio era preoccupato per la sua allergia e si teneva distante dalle zone erbose, Caio temeva le zecche e Sempronia continuava a parlarmi di un esperimento scientifico che avrebbe fatto nel pomeriggio con la mamma. Rispettabilissimi pensieri, ma siamo qui adesso. Qui sul sentiero e l'asino raglia e il sole scalda. Qui, con i piedi e le mani.
Allora su per la collina, tutti quanti. E poi giù di corsa, che magari poi si cade e (se siamo fortunati) ci si sbuccia un ginocchio. Vuoi mettere poi, la soddisfazione di appiccicare un cerotto blu.

Ieri ho arrampicato, per la seconda volta. Minuti a cercare l'appoggio, l'aggancio, a misurare distanze, spazi verticali. Pensi un movimento, lo disegni prima di eseguirlo. Tendi e lasci andare, poi ancora tendi. 
A metà parete c'ero solo io - graziata da un tramonto rosolio - e il mio respiro, orologio del cuore. La roccia ha un suo odore: polvere, conchiglia, carbone, erbe.
Ho trattenuto ogni secondo provando a farlo minuto.

Questo primo caldo mi fa venir voglia di un abitino bello, leggero, fiorito. Di camminare con la coda di cavallo per vicoli dai panni stesi.

14 commenti:

  1. insomma, vuoi fare la stragnocca con l'abitino.... tutto a posto col moroso ? :-)

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  2. Le immagini della tua scuola, della vostra anzi... sono davvero ogni volta spettacolari. Che bella una scuola così, in realtà così e con dentro un cuore appunto "così", come quello che ci metti tu assieme ai tuoi bimbi semplici e genuini :)
    Quanto all'arrampicata, mai provato... dici che dovrei o che faccio bene, da Torello radicato alla terra, a restare appunto coi piedini ben saldi nel mio habitat naturale? ^^

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    1. Prova, sì prova! Tanto capisci subito se fa per te.
      Anch'io segno di terra :)

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  3. Io ieri ho giocato a calcetto, oggi dolori come se avessi scalato l'Everest.

    Il mio grande è stra-appassionato di avventure, super-eroi e fantascienza varia.
    Adesso è in fissa col film "il gioco di Ender". Ho tirato fuori il mio vecchio libro del 1986.
    Orson Scott Card, il gioco di Ender, Nord cosmo oro.
    Niente da fa, è più facile il film.

    Oggi tendiamo a rendergli tutto troppo facile, ma forse diceva così anche mio padre.

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    1. No no, è verissimo e più attuale che mai. Lo diceva tuo padre perchè da lì è iniziato tutto. Da quel deresponsabilizzare e iperproteggere, che anni fa ancora non si evidenziavano in modo così palese. Passi indietro bisogna fare...

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  4. Queste piccole generazioni sono poco in connessione col tutto perchè rinchiusi nelle case di solito. La natura è vista attraverso i video.... ma è un discorso lungo da dire in poche parole.

    Lo sai che proprio inq uesti giorni pensavo, ho quasi voglia di imparare ad arrampicare :)

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  5. Al primo tepore sono andata a passeggiare a piedi nudi in riva al fiume, ho dato calci all'acqua e fatto rimbalzare tanti sassolini :0)
    Tu ed io siamo nati in una generazione dove si era un tutt'uno con la Natura, e per fortuna certe abitudini ce le portiamo ancora dentro.
    Vedrai che prima o poi contagerai anche i tuoi bimbi.

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    1. Io vivevo in una squallidissima e cementata periferia urbana. Niente natura Daffus. Ma la differenza è che mia madre poteva permettersi di farmi uscire brada alle tre e di vedermi rientrare (altrettanto brada) alle soglie della cena... Autonomia :)

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La vita è così, stupisce

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