giovedì 15 ottobre 2015

Chi sei?


"Ma alla fine, tu, sapresti dire cosa davvero ti appartiene?"
Me lo chiedeva tempo fa una persona cara.
Si riferiva al fatto che per diverse stagioni della mia vita ho fatto le "cose che andavano fatte". Da brava. Ossia, mi sono infilata negli abiti giusti, quelli che pensavo si addicessero al ruolo. Se fai la brava mamma indossi maglie accollate. Discorri di pannolini e latte in polvere. Prepari biscotti con lo zucchero di canna. La domenica vai a pranzo dalla suocera che prepara le lasagne.
Quegli abiti erano della misura sbagliata, ma lo so adesso.
Insomma questa amica mi chiedeva se spogliandomi avevo poi recuperato i miei, di vestiti. E voleva sapere com'erano e che vezzi o colori avevano, e quanto bene mi stavano addosso. Voleva invitarmi a capire quali scelte, parole, gesti del tempo andato volevo conservare. Quali invece proprio non mi erano mai assomigliati. E quali adesso si andavano schiudendo, nuovi. 
Adesso posso rispondere. 

Conservo:
- il piacere smisurato di scritture pigre e languide dentro giornate piovose al sapor di bergamotto
- la voglia postprandiale di cinema che strugge: sala deserta, lacrime e popcorn
- la passione per le Storie Umane
- cucinare d'inverno, radio che canta, un bicchiere di vino bianco
- l'emozione profonda, dolce e bambina di quattro bracciate nel mare caldo, quando fa sera
- la mia parte giocosa, irriverente, leggera, il mio bisogno di allegria, danze, cuscinate e boccacce
- il piacere del fare operoso, del muovere lesta le mani
- la curiosità verso vie e vicoli, androni e scale, stanze e soffitte
- insegnare, che vuol dire lasciar traccia (e permettere che altri mi segnino) 
- fermare un attimo per non dimenticarlo: inquadrare, scattare, disegnare, cercar parole
- le amiche di sempre
- una simpatia per le piazze pedonali, per i luoghi del passaggio lento, in cui sedersi a sorseggiare qualcosa, indovinando vite
- l'inclinazione a vedere oltre ciò che appare
- la propensione alle carezze

Ho scoperto:
- la gioia dell'amor carnale, farcito di parole ruvide e carezze morbide; spazio che più terreno e più mistico non si può, luogo della fusione e del riconoscimento in cui tutto perdo e tutto trovo
- la rabbia, quel sano dire la mia parte incazzata
- salire: la danza dei piedi sui sassi, il dolce saggiare la terra, alla quale consegno fiduciosa i miei passi
- la curiosità dell'andare, la voglia di esplorare, il viaggio come insieme di infiniti mondi
- la bellezza della geografia fisica, in cui cose, orizzonti e cieli hanno sempre un nome
- la mia interezza, il mio involucro, le cure meravigliose che so offrirmi, generosamente

22 commenti:

  1. sono belle conquiste, conservale con cura.Bel modo di raccontarsi e sopratutto non smettere mai di farlo, perché ti rende viva.Quando si smette,
    a poco a poco,si cede al nulla.
    Da una che, non ha quasi più nulla da raccontare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so...è vero. Mai smettere.
      C'è stato un tempo in cui non trovavo la forza per raccontare, scrivere. Nulla dentro e fuori.
      Mai smettere.

      Elimina
  2. Eh si, crescendo dobbiamo ridiventare bambini per mantenere la gioia di vivere :0)

    RispondiElimina
  3. Accidenti cosa, e chi e come e quanto sei!!.. e come ti custodisci e in che modo ce lo racconti, e lo racconti.. sottolineandotelo..
    la misura sbagliata la scopriamo solo dopo... indossando qualcosa di esatto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci vuole ancora poco poco...poi mi piacerò proprio tutta ;)
      Grazie Franco!!!!

      Elimina
  4. Risposte
    1. La domanda è: cosa conservi della persona che eri? O meglio: cosa della persona che eri ti corrisponde oggi?

      Elimina
  5. La Gioia dell'amor carnale ci piace assai :)

    RispondiElimina
  6. insegnare, che vuol dire lasciar traccia : non ci avevo mai pensato! Che illuminazione! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Difatti è il verbo che prediligo quando si parla di scuola...

      Elimina
  7. aspè che cerco postprandiale. poi proseguo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1 lett. Che segue il pranzo
      2 med. Che si verifica durante la digestione o a ridosso di essa

      'sti abiti cuciti per gli altri... mannaggia.
      brava, comunque, ci vuole fegato per certi lavori di sartoria e saper aggiustare quegli abiti ;)

      Elimina
  8. L'amor carnale è nobile via per conoscere sé stessi e la persona amata o innamorata. E più è ruvido, lussurioso, più è nobile. :)

    Se si fa la brava persona nel ruolo si indossa un'armatura più o meno invisibile, più o meno flessibile. Se il ruolo tende a prendere il sopravvento l'armatura si irrigidisce, diventa un sarcofago.
    Ha pro e contro.

    RispondiElimina
  9. Possiamo insomma dire che conservi dentro tante belle cose e qualità e, nel frattempo, ne hai scoperte altre che sono andate ad aumentare questo tuo bagaglio. In un percorso che è già discretamente lungo ma dove appunto tutto ciò che hai scoperto lo porti dentro, e ti aiuterà a scoprire ancora nuove preziose emozioni da conservare :)

    Una buona settimana :)

    RispondiElimina
  10. Ecco, l'importante è non vestirsi come il mondo si aspetta da te...

    RispondiElimina
  11. Non saprei cosa ho conservato e cosa ho abbandonato....

    A me sembra di esser sempre la stessa, eppure sono totalmente diversa

    RispondiElimina

La vita è così, stupisce

La vita è così, stupisce

Mi piace

  • Paolo Rumiz
  • Passenger
  • Walter Bonatti e Rossana Podestà
  • pita ghiros