venerdì 2 ottobre 2015

Il luogo delle cose


E spazi che non mi erano intimi, o familiari, lo sono diventati. Ho aperto valigie dalle quali ho estratto ogni tempo del passato: prossimo, remoto, assai imperfetto. Ho disposto accuratamente le cose mie, che all'inizio tendevano a remar contro. Portavano ancora la forma dei luoghi andati. Ma dando loro tempo, mostrando noncuranza, hanno trovato dimora. Affiancate ad altre cose, dalla forma sconosciuta, hanno mischiato odori, storie, colori.
Pippi Calzelunghe, compagna di scorribande a dorso di cavallo, si è trovata a dividere i suoi giorni con giovani ed intrepidi alpinisti. Ne è parsa soddisfatta.
Da quel momento abbiamo avanzato a pas de deux e pigiato tasti bianchi e neri a quattro mani. Sono giunti la tovaglia svedese, il cardo montano, il miele sloveno, l'orso col cappello, un puzzle di legno costosissimo al quale però sarebbe stato un delitto rinunciare. Anche il pentolino rosso, che ci aspettava da tempo immemore in quella cucina senza tetto, ha preso posto.
L'altra sera si parlava, e ti chiedevi se quando si ama davvero viene tutto fluente, facile. Io ho risposto che non so, che forse non è così. Quando si ama davvero si guarda all'altro come fosse Altro e Sè assieme. Per farlo, tocca credere profondamente che Mariacher possa calarsi dall'ultima mensola della libreria bianca, passando attraverso una schiera di galline. E davvero, non c'è nulla di facile in questo.

24 commenti:

  1. facile un par di palle, se posso permettermi

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  2. non è facile ma possibile, sopratutto se si mette da parte un po' per ciascuno il proprio ego.
    Naturalmente sono bravissima a scrivere ste cose e poco a farle, dunque ti apprezzo per il coraggio.
    Pippi si troverà benissimo con gli alpinisti, era comunque portata ad arrampicarsi no? :)
    ciao Gioia

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    1. La questione dell'ego, direi, è fondamentale.
      Ciao bella ragazza. Lo vedi, sai essere anche molto positiva :)

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  3. Coltivare, qualsiasi cosa, richiede impegno... ma poi quando godi dei frutti ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥ ♥♥

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    1. Già... Aspetta eh, che torno da te a sentire Lorenzo.

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    1. sì, ma non m'ha spiegato se riuscirebbe a non far cadere tutte quelle galline.

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    2. ma n'è 'no scalatore?

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  5. Io lo trovo difficilissimo. Complicato come una partita a scacchi. Ma mai smettere di provarci, mai arrendersi fino a quando lo sentiremo che siamo vicini. Ma cos'è il cardo montano? Sai io sono una di mare...

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    1. Essere vicini. Che belle parole hai usato Marì.

      Il cardo montano è una pianta piuttosto comune nelle schiarite dei boschi e nei luoghi umidi. Il fusto slanciato termina con un capolino pendulo di colore giallo paglierino, spesso solitario. Le foglie, alquanto decorative, sono profondamente divise in segmenti appuntiti e leggermente spinose.

      ;))))

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  6. Quando si è Altro e Sè insieme, non puoi capire quante cose incompatibili diventano improvvisamente inseparabili...

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    1. Rido. Chi legge così capisce ben poco. Diciamo che ti riferisci ad un commento da te :))
      Per me influisce eccome...

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  8. Il doppio di "sei"? "Siamo".
    E si vede che a te la matematica ti è consona, o te la fai piacere.
    Buon anniversario (perché questo io ho capito). Se ho sbagliato, perdonami.
    Un abbraccio :-)

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    1. Ogni occasione è buona per festeggiare... :))
      Grazie stella

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  9. Facile non viene, ma sicuramente, se viene bene, se si ama in due e per davvero.... viene bellissimo :)

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    1. Infatti. Quale lavoro ben fatto richiede poco impegno o poca attenzione o gesti grossolani? :)

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  10. Non c'è nulla di più difficile che l'eros.
    Poi c'è il tempo lungo dell'amore (sempre omesso nelle favole) e quello breve dell'innamoramento. Già, c'è anche questa cosa e anche facilità/difficoltà sono diverse nei due tempi.

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