domenica 1 marzo 2015

Oggetti d'amore


C'era questo bimbetto secco e pallido. Paolo, ma lo chiamavano Paolino. Ero piccola, non ricordo bene, ma credo venisse a Trieste dalla nonna soltanto nel periodo estivo.
L'avevamo conosciuto ai giardinetti, io e mamma. Lei aveva questo bel modo di fare con i bambini, allegro, dolce, leggero. E in quel quartiere di famiglie numerose, di case povere, non se ne vedevano di mamme così. 
Ho un'immagine chiara, nitida: mamma al sole fa un gioco con i sassolini, li fa saltare da una mano all'altra. Poco a poco si avvicinano bimbi piccoli e più grandi. Mi pare così bella, con i jeans stinti e la coda di cavallo. Vorrei urlare "andatevene di lì, questa è la mia mamma, è roba mia!", ma tutti ridono e lei ride con loro. Allora corro sotto lo scivolo, aspetto, aspetto che lei si accorga che non ci sono più.

Insomma dicevo di Paolino, che secondo me della mamma si era pure un po' innamorato. Viveva una situazione brutta a casa, brutta ai limiti dell'assistenza sociale, e quando poteva scappava da noi. La guardava con occhi persi, le dava la mano, le pendeva dalle labbra. Ebbene, io lo odiavo. Con tutta me stessa.

Pare che la gelosia sia un sentimento poco nobile, inutile, viziato da falsi bisogni, malato. Probabilmente è tutto molto corretto, ma è innegabile che la gelosia esista e che si palesi già in tenera età con forza dirompente. Quindi come la gioia, la rabbia, la tristezza, è parte di noi.

Mi capita ancora di essere là, sotto quello scivolo in attesa, mentre l'oggetto del mio amore ride al sole.

26 commenti:

  1. Abbraccio tutte le emozioni, ma non mi lascio intrappolare da loro ;0)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' la cosa migliore, la più sensata Daffus...potendo... :)
      Ma ci si lavora!

      Elimina
  2. ma povero Paolino !

    bellissima invece l'immagine della mamma, bellissima !

    RispondiElimina
  3. E che sbagli.... non andare a nasconderti sotto lo scivolo, corri al sole a giocare con i sassolini insieme.

    Non devi aspettarti che qualcuno faccia qualcosa per te, devi aspettarti che tu faccia qualcosa per te :*

    Io lo so che l'intezione è d'amore ma l'effetto che fai è diverso. prova a pensare a un'amica che ti sorride e una che si nasconde? Tu che penseresti. Che quella che si nasconde non ti vuole, mentre l'altra vuol star in tua compagnia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Amica, io lo so. So bene cosa "dovrei" o "sarebbe meglio". E so che quella bimba posso rassicurarla sulo io. Spesso mi è facile. Altre volte invece no, anche se ce la metto tutta. Ma siamo per strada, e si avanza sempre. O no??? :))))
      Mille baci

      Elimina
  4. Credo che questo tuo post dica e "celi" più di quanto non sembri. Da parte mia posso solo dire che mi è sembrato di vedere la tua mamma, ed è stata un'immagine tanto bella. Poi è umano il sentimento che hai avuto, allora, però mi piace pensare che per uno, cinque momenti così ce ne saranno stati, fra te e la tua mamma soltanto, infinite volte di più :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma certo!!! Il problema era mio, non della mia mamma.
      Mi ricordo pure deli suoi grattini sulla schiena. E anche adesso, me li prendo interi i suoi abbracci.
      Era solo per raccontare un vissuto, con tutti i suoi limiti...

      Elimina
  5. Risposte
    1. Non ricordo se era Osho o gli Zadra che spiegavano la genesi della gelosia.
      Sostanzialmente una reificazione di una persona ad oggetto funzionale al proprio ego il cui pattern ha origine proprio nel rapporto tra madre e figli*.
      Il passo successivo è quello di osservare che la gelosia e la reificazione della persona amata a oggetto di proprietà esclusiva è parte di un problema, Amore e possesso esclusivo, diceva Osho, sono incompatibili e l'averli associati è esso stesso un problema.

      Elimina
  6. Sei figlia unica? (se è lecito chiedere)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ni... Ho un fratello, nato quando ero già grande, dalle seconde nozze di mio padre.
      Ma di figli non unici gelosissimi ne vedo a palate :))

      Elimina
    2. Ecco, è un sentimento naturale. Non stare a crucciarti troppo.
      Come diceva Lucy Van Pelt: "fratelli e sorelle non dovrebbero mai far parte della stessa famiglia"
      ;)

      Vipero

      Elimina
  7. niente, passavo di qua... bello, il post. Tenero,
    dolce.

    Aspetto quello sugli uomini che ti guardano le tette.
    Io sono più scaltro, guardo i culi, di soppiatto. =D

    RispondiElimina
  8. Penso d'aver convissuto col sentimento della gelosia (riguardo mamma) fino ai 20/25 anni d'età. Pensavo che lei amasse mio fratello e me no.
    Sempre detto che sono un'idiota ;-)

    Ma va bene così, oggi ho un rapporto stupendo con lei e la gusto ogni momento di ogni giorno.
    Baci :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco vedi, per confermare che non è un problema dei figli unici!
      Baci bimba :*

      Elimina
  9. « Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore! »
    (Iago ad Otello, atto III, scena III, traduzione italiana di Cesare Vico Lodovici)

    RispondiElimina
  10. A volte però la gelosia, quella buona, nasce prima dell'amore, e allora non è più cosa buona...

    RispondiElimina
  11. A me pare una bugia
    non credo che tu stia ancora sotto lo scivolo
    ormai sei sul piedistallo
    e se mi accorgo che provi a scendere
    giuro che vengo a inchiodarti i piedi
    (che vista la misura ci vorranno dei bei chiodi)
    Ciao.

    RispondiElimina

La vita è così, stupisce

La vita è così, stupisce

Mi piace

  • Paolo Rumiz
  • Passenger
  • Walter Bonatti e Rossana Podestà
  • pita ghiros