martedì 29 luglio 2014

A casa

Volevo scrivere un post sull'orrore della Bosnia che ho attraversato con i pugni chiusi.
Volevo scrivere un post che raccontava come il mare, al calar della sera, sa prendere un corpo e sfinirlo di carezze, come il più dolce degli amanti.
Volevo dire di tamerici, lanterne, resina.
Invece non so farlo. Perchè le parole adesso, chiedono di essere posate con cautela. Non si vogliono sciupare.
Restano, attimi di gioia rotonda e pura, impermeabili ai garbugli che la vita presenta senza sosta.
E allora, come già sapevo, non è per me questo mondo di spigoli. So anche però, che posso pensarne un altro, in cui il tempo non sia stretto, in cui la bocca chieda consiglio al cuore, sulla cui soglia lasciare paura, dolore, ferite.
Volevo scrivere un post sulla mia voglia di volare, senza rete.
E invece ho scritto questo.

23 commenti:

  1. Tralascio l'orrore delle guerre, troppo poco tempo per scrivere il mio pensiero in merito.
    Passo alla rete tua...Boh, sai come io penso ..ho un dubbio su una cosa? Col cazzo che non la faccio: ci sbatto su sto muro.
    Solo una cosa mi viene da dirti: alla fine della fiera, tu, non devi essere l' unica a far conta dei danni.
    O del bottino di guerra.
    Bacio.

    RispondiElimina
  2. In questo mondo di spigoli si muove comodamente un sacco di troppa gente. C'è chi conta i danni, chi il bottino, per ora. Rimarranno i primi da dividerci, per quanto noi se ne pensi un altro, di mondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma c'è un altro modo di stare al mondo, sai?
      Io non lo penso solamente. Io lo punto.

      Elimina
    2. Di fondo sono pessimista. Dovresti saperlo ;)

      Elimina
  3. Tienili per te gli attimi, li metterai "su carta" quando sarà il momento...

    RispondiElimina
  4. Risposte
    1. Coi suoi chiari e i suoi scuri.
      Devo ancora capire se sono attrezzata :)

      Elimina
  5. Verrà tutto al giusto tempo: il post, eventualmente, e soprattutto il mondo che pensi e vorresti. Sicuramente. :)

    RispondiElimina
  6. spesso uno sguardo silenzioso parla più delle parole.

    RispondiElimina
  7. per fortuna io gli spigoli riesco quasi sempre ad evitarli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mai, sono tutti miei. Fin da piccola. Avevo sempre le gambe maculate :))

      Elimina
  8. Riesci sempre, comunque a comunicare, anche quando ci lasci così in sospeso. Ti saluto aspettando senza sosta anche io "attimi di gioia rotonda e pura, impermeabili ai garbugli che la vita presenta senza sosta". (è un'immagine fantastica!) Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Basta trovarne uno, poi uno alla volta, arrivano anche gli altri, come pesciolini.

      Elimina

La vita è così, stupisce

La vita è così, stupisce

Mi piace

  • Paolo Rumiz
  • Passenger
  • Walter Bonatti e Rossana Podestà
  • pita ghiros