mercoledì 9 agosto 2017

Tante estati


Agosto mi porta le estati passate. Sarà per la sua forma lunghissima e perlacea,  per il languore di lenzuola e penombre, o per il suo odore dolce di mele disfatte.
Indugio ad agosto, attendo le cose tornare con la risacca.
L'estate in cui precaria sulla bici del nonno vado con la Alessia a comprare il pane in capo al mondo, perchè dietro il banco ci sono due fratelli, belli da morire, che ci chiamano "ragazze". Appena fuori ci sediamo sotto l'albero a sbocconcellare il pane fresco, e immaginiamo il giorno in cui li sposeremo e diventeremo nuore. Ma no, si dice cognate.
Torna quella brada, in due sul Ciao rosso del Paolo, che siamo troppo piccoli per dare un senso a quella prossimità piena di segreti. Allora lui dice "fai la radio!" e io urlo a squarciagola Johnny, we're sorry, won't you come on home.
L'estate a passeggio sul lungomare di Paestum, i sandali intrecciati, aria densa di sugo rosso e salso. Così tante luci e suoni e facce da aver paura di perdere i bambini. Stringo le loro mani troppo forte, mentre il cuore fa il balordo e io lo metto in castigo dietro la lavagna.
E poi l'estate del guardaroba regalato in blocco, che tutto mi balla addosso, le ossa del bacino pungono se dormo a pancia in giù. Una sigaretta via l'altra nel francobollo della terrazza in città, che son le tre di notte e non c'è nessuno da poter chiamare.
In questo agosto di fiume e ciottoli, archivio ricordi che sanno di asfalto bagnato e cocomero.

24 commenti:

  1. Agosto lo sto scoprendo ora, obbligato a fare le ferie nel mese peggiore.
    Prima era giugno/settembre, tutto d'un fiato.
    Poi l'estate divenne il momento del lavoro forsennato, e delle vacanze alternative, nei mesi d'inverno.
    I figli invece, costringono. Ed ecco agosto.
    La routine s'impossessa anche di questi giorni, però capace di regalare momenti memorabili.
    Forse quelli che mancavano prima, o che non hanno lasciato tracce indelebili, o che ricordare stuzzicano pruriti su vecchie cicatrici.

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    1. Non lasciare che la routine si impossessi delle cose tue...
      Comunque Vip, anche il tuo piattino di spaghetti alle vongole veraci, lascia traccia. :)

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  2. Agosto, per un settembrino come me, è sempre stato transito, rampa di lancio, attesa del verde. Poi la famiglia genera esigenze diverse, e allora ecco le vacanze fuori, la Grecia soprattutto, le sue isole, un anno senza e già fremo per il futuro.. ma lo scrigno di memorie è sempre rigonfio, basta una cicala, un'ombra accartocciata, un silenzio che tracima.. e ti si rovescia sul tavolo...

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    1. Settembrino perchè sei di settembre o perchè lo ami?

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  3. Ho sempre preferito luglio.
    Agosto ha quel sapore di titoli di coda, solo una manciata di giorni prima di settembre...

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  4. Belle le immagini di Agosto dalla forma lunghissima, attendere le cose tornare con la risacca, mettere il cuore dietro la lavagna, la terrazza-francobollo.

    Tutto in così poche righe. Brava!

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    1. Io non so mica superarlo un tot di righe. E' una specie di blocco.

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  5. .....oh che belle estati e bei 'quadri' :)

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    1. Non son bravo come te a raccontare... verrebbero fuori righe e righe di "................"

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  6. saluti.

    Insetto marrone

    (che mai si dimentica)

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  7. Finora, questo agosto per me è il migliore agosto di sempre...
    ...spero di non aver preso un granchio stratosferico! Ma sono quasi felice... :)

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    1. Eh...ma che notizia! E' successo qualcosa?

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    2. Qualcosa di paragonabile ad un'esplosione atomica.
      Però, un'esplosione atomica buona... o almeno spero.
      Sono sempre uguale a me stessa, solo in una versione di base più felice... speriamo che duri!

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  8. E' bellissimo questo post, è denso come un corto d'autore.

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    1. Come dicevo a Lee io son corta di natura. Una stangona corta.
      Bacini

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  9. Una riga in meno e sarebbe poesia
    ma non farlo, la prosa è più rilassante
    e adesso ho bisogno di pace.
    Notte Gioia.

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