domenica 20 agosto 2017

One day

Ci sono giornate che ne valgono due, altre che durano poche ore.
Ieri è stato un giorno matrioska: ne conteneva tanti alti, più piccoli e diversamente colorati.
Alle 8.30 eravamo già sul sentiero. Fresco sulle braccia, capelli sciolti che non serve tirarli su. Falcate lunghe e chiacchiere in principio, poi silenzi e passi brevi man mano che si saliva. Il cane a girarci intorno come fossimo le sue pecore, in nome degli antenati pastori.
In cima faceva quasi freddo e il cielo ha cominciato a brontolare. Però c'era quel cippo che non avevamo mai visto, e ci è toccato sederci un attimo ad onorare l'essere lì, assieme.

Traduzione: non smetrterò mai di amarti, anche se la vita ci ha diviso. Ciao amore mio.

Le nubi si sono addensate in un attimo, come accade in montagna: siamo scesi quasi correndo. Ma niente da fare, due salti e son venute giù secchiate d'acqua, mentre il bosco grondava assieme ai miei capelli. Dall'inizio dell'estate sognavo una pioggia improvvisa, torrenziale, e nessun ricovero. 
Con un sorriso fesso alzavo la testa, aprivo la bocca, mi bevevo le gocce fredde. Fradici siamo arrivati giù, lui si è voltato e ha detto "la mia miss maglietta bagnata", che in quella prosa c'era tanta lirica da riderci in due.
Poi svelti a casa, pane e salame al volo, perchè il frigo era vuoto e dovevamo assolutamente fare una spesa. Doccia, cambio e via di nuovo in macchina.
Vuoi la corsa che mi aveva fiaccata un poco, o l'ebbrezza. Fattostà che pioveva ancora, e uscendo dall'alimentari al volo, per mettere in salvo il pane, ho aperto la portiera dell'auto con una certa foga. E niente, me la sono sbattuta in faccia, precisamente fra il naso e la bocca. Al di là di un dolore atroce, che mi ha fatto nascondere dietro le mani e singhiozzare come una bambina, è stato lo smacco a far tanto male. Quel sentirsi imbranati, avulsi, goffi.
Come miss maglietta bagnata ho ancora parecchia strada da fare.


14 commenti:

  1. (Ho una cicatrice sul sopracciglio per lo stesso motivo: pioggia torrenziale e voglia di infilarmi in macchina prima che la portiera fosse completamente aperta.
    Il fiotto di sangue che ne scaturì fu più impressionante del dolore.)
    ((ovviamente fu tutta colpa della macchina, che le prese di santa ragione))

    Inutile piangere sul pane bagnato. Ci strofini sopra dei pomodori, sale, olio e via. Si mangia uguale, anzi pure meglio se hai la faccia gonfia ;)

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    1. Si chiama "panella" quella roba lí? Buoooonaaa.
      Comunque oggi bene. Leggero gonfiore ma tutto superato.
      Che bello sapere che non sono la sola 😊

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  2. Haha io ogni tanto salendo in macchina sbatto con la fronte; inutile dirti che la macchina è sempre la stessa ed è sempre alta uguale.
    Che vuoi farci, siamo imbranati; c'è troppo da pensare per riuscire a muoversi con grazia.

    PS il salame è la mia droga.

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    1. Si...in effetti quel continuo ruminare ci rende un filo stonati.
      Ma pare che piacciamo molto così.

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  3. sono cose che capitano, mia bella miss maglietta bagnata

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  4. Si sa che le miss son più affascinanti se a tratti espongono un lato di tenera goffaggine. Sei stata curata e consolata a dovere? :*
    Noi passeggiata carsolina di qualche ora oggi, che dovevamo andare a Sappada ma vista la pioggia torrenziale di ieri mica ci siam fidati del sentiero boscoso montano...

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    1. Super consolata...veramente :)
      Dove in Carso?
      Ricordati che son qui ;)

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    2. Da Padriciano ad Opicina e ritorno passando per Banne.
      Come potrei scordarmi? *.*

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  5. 2,
    nell'ultimo scorcio di anno l'ho fatto due volte
    non sentirti imbranata e non piangere per quello
    piangi solo per il dolore
    che son più contento.

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    1. Forte questa cosa però. Mai avrei pensato di trovare dei simili...

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  6. A parte un abbraccio di tenerezza a te, che metto innanzi a tutto, ribadisco di nuovo che anche questo post è un corto...e non azzardarti a dire che tu sai scrivere "solo corto", perché non è questo quello che voglio sottolineare.
    Premesso che scrivere breve, ma senza omettere senso e sentimenti o ridurli a pizzichi e molliche, come fai tu, vale a prescindere, mi sento di sottolineare ancora una volta che in questo post c'è un corto, nel senso di film, di immagini, di movimento/i soprattutto, uno scorrere di pellicola, insomma.
    Lo scrivo perché lo penso, lo sai e te l'ho già detto.
    Un abbraccio e tante dolcezze per il dolore patito.

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La vita è così, stupisce

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