martedì 6 gennaio 2015

Snow time


E' quasi impossibile essere all'altezza dei propri sogni. Io mi spendo ogni giorno per quel "quasi".
Le parole non sono mie. Anche se mi piacerebbe averle concepite.

Si torna a scuola.
Sul far della sera penso a quel bambino che davvero non so come aiutare, che disperatamente chiede di essere contenuto, di trovare sponda. Che invece incontra i miei umani limiti. Certo, io ci provo. Ma quei suoi occhi colmi di angoscia vorrei solo allontanarli. Tanto vale riconoscerlo.

Ho visto la neve, l'ho toccata, e anche un po' attraversata.
Ma la cosa che meglio ho guardato, in questi giorni di riposo e tempo morbido, sono stati i miei gesti. E spesso, le mie parole.
Magari suona male, pare una cosa egocentrica. Invece mi viene quasi da dire che era ora.
I gesti, le parole. Ultimamente facevo e dicevo quasi trattenendo il fiato, in continua apnea. Come se agire ed esprimere in fretta, potessero evitarmi l'errore: guai sbagliare, scivolare, prendere cantonate. Una cosa via l'altra, svelta, che quando hai finito puoi fermarti. Ma poi non mi fermavo.
Oggi, scendendo di corsa lungo un sentiero sassoso, sono caduta. Una caduta buffa, da bambina: mi sono trovata d'un tratto così, giù a quattro zampe. Palmi e ginocchia sbucciati. Ecco, mi sono di colpo rialzata e ho ripreso a correre, scrollandomi appena. Invece sarei rimasta lì, a sentire il suolo, il profumo di terra, sotto la trama dei rami spogli. Mi sarei seduta a gambe incrociate e avrei riso scioccamente.

Il post cena si è rivelato denso di sorprese. Lo scarico otturato, un tentativo (miseramente fallito) di risolvere il problema, il tubo che perde, il tubo che appena lo tocco decide senza alcun preavviso di annaffiare me e l'intera cucina con residui tossici e maleodoranti di varia natura.
E quel minchione di scarico, incredibilmente, è ancora otturato.













16 commenti:

  1. Scrivere un post con lo scarico otturato equivale a farsi due risate a gambe incrociate e ginocchia e palmi sbucciati. E di sciocco ci sarebbe solo farsi otturare lo spazio per le cose che ci piace fare. Alla faccia dei contrattempi. Buona ripresa e ti consiglio anche un buon film: La casa dagli scarichi che ridono.

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  2. Anche qui ha nevicato, un accenno, sarà stata la seconda volta che ho visto la neve (ma a me non prende tanto).
    Queste feste son passate da spettatrice, ma ora è tempo di rimboccarsi le maniche e iniziare a muovere i passi in salita.

    PS: Lo scarico otturato mi ha fatto venir in mente la "poesia" di G. Catalano, e te la lascio qui (che possa farti sorridere, una abbraccio):

    confesso
    il mio cuore è un cesso otturato
    adesso
    ci vorrebbe un professionista
    dello spurgo pozzi
    ma di quelli bravi
    quelli col pompazzone a risucchio idraulico

    avete mai sentito un’ape tossire?
    io sì
    alla fine è questo che fa la differenza in poesia
    in amore no

    se l’amore è non dover mai dire mi dispiace
    il mio amore è rotto
    che mi dispiace un sacco e sempre
    sempre una volta in più di te, comunque

    la Morte vi ha mai mandato un sms?
    a me no
    ma mi piace pensare che
    prima di venire a prendermi
    lo faccia
    “fra un paio d’ore son da te, saluta tutti e vestiti comodo”

    son felice di non essere nato donna
    non avrei potuto sopportare
    di non essere la donna più bella del mondo
    e con i geni che mi son toccati in sorte
    difficile pensare che lo essèvo*

    e son felice di non essere nato cane
    non avrei potuto sopportare
    di non essere un cagnone morsicòne
    e con i geni che mi son toccati in sorte
    al massimo un barboncino di merda

    quando sono nato qualcuno ha visto bene
    di spalmarmi del miele
    sulle pareti esterne del muscolo cardiaco
    è per questo che batte in controtempo

    per equilibrare
    son dieci anni
    che mi spalmo di catrame i polmoncìni

    hai presente i biscotti della fortuna cinesi?
    mi fanno schifo
    ma li prendo sempre per leggere il messaggio
    il biscotto lo do al barboncino
    perché so che gli fa male lo zucchero
    e muore prima

    l’ultimo diceva:
    “il tuo cuore è un cesso otturato
    ti ci vorrebbe un professionista dello spurgo pozzi”

    appunto
    il cerchio si chiude
    anche lo stomaco
    si chiudono gli occhi
    si chiudono porte e portoni
    finestre, ponti levatoi e caselli autostradali
    si chiudono i cancelli
    quando s’inizia ad annoiar se stessi son cazzi atomici

    questa è una poesia d’amore

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  3. Tra occhi di piccolo che nascondono grandi problemi e tubi che decidono di aver vita propria, ecco lì in mezzo con le ginoccia sbucciate, ecco te.....

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  4. La prima caduta del 2015 :)

    Chissà quand'è che sarà la mia!

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  5. Ah, il risveglio del mostro delle tubature... da farci una serie di post :0)

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  6. E' una foto bellissima!!! Davvero

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La vita è così, stupisce

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