venerdì 10 marzo 2017

Donne du du du


Non si poteva concepire di lasciare i piatti nel lavello. Una volta intendo. Toccava subito rigovernare, pena un senso inestinguibile di fallimento, disfatta e colpa.
La nonna, che ci teneva ad introdurmi ai garbati e operosi compiti domestici propri delle ragazze da sposare, li lavava subito dopo aver messo la mela gialla sul piattino del nonno.
Voleva che asciugassi le stoviglie, man mano che lei sciacquava. E io polemizzavo.
A cosa serve asciugare se hai lo scolapiatti? E' una perdita di tempo!
E già a discutere. Idem per spolverare, stendere i panni, stirare. Passava col ferro pure gli strofinacci, nonna.
La mamma no, lei era moderna, lavorava già tanto fuori casa. Che la sera mangiavamo un panino caldo col formaggio che colava. O penne al gorgonzola. Il piatto più elaborato che mi proponeva era il petto di pollo con la panna. La panna veniva giù a fiumi a quei tempi e io ne andavo matta.
Con la mamma i lavori di casa si facevano random. Senza metodo insomma. A volte tutto un repulisti, altre ci si dimenticava della polvere e dei letti sfatti e si andava a spasso. Al mare. A comprare perline. A mangiare un gelato. A vedere i fuochi sul molo.
Grazie alla mamma, non entro in conflitto se a volte lascio i piatti della cena nel lavello. Se non passo regolarmente la polvere e spesso impilo la roba da stirare. Poi ancora impilo. 
Grazie alla mamma, propendo per andare a spasso. Al mare. A comprare perline.
Sensi di colpa, zero.

25 commenti:

  1. Ve farebbe un monumento ve farebbe, a te e alla mamma.

    Io pure ero così *sigh*. Mucchie ardite di piatti, posate e pentolame. Un lavaggione globale al termine delle scorte e poi ricominciare, senza stress, senza patemi.

    Adesso, invece, se non è tutto lindo e pulito un nanosecondo dopo aver finito... apriti cielo, spalancati terra.
    Isteria a profusione se una briciola è sparsa, una piega non stesa, un granello abbandonato.

    Ai ragazzi lo dico sempre: "camminate senza toccare il pavimento, vi conviene".

    Vi abbraccio, a ambedue.

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    1. É ovvio...esistono sane vie di mezzo... Ma io sono condannata agli estremi di solito 😃

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  2. 'Gna fo. A pulire, stirare, lavare, rigovernare... proprio 'gna fo. Se i piatti restano nel lavello pace, vuoi mettere la quiete interiore del permettersi una bella lettura o una passeggiata o una doccia di mezz'ora?

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  3. Io sto con chi i lavori domestici li fa dopo

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  4. oh beh... la questione dei piatti è solo per igiene che se restano lì poi è peggio e per lavarli bisogna strofinarli per mezz'ora con l'acqua bollente... per il resto con un minimo di organizzazione si sbrigano le faccende, pure mia nonna stirava la qualsiasi, ma non avendo un cazzo da fare era prevedibile.

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    1. Ci ho provato.
      Del tipo: il lunedì faccio la cucina e il giovedì il bagno.
      Duro niente.

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  5. Io dipende. I piatti, almeno quelli li faccio con un segreto piacere.
    Tutti i lavori li rimando al we, senza troppe pretese. Sono diventata più morbida, quando vivevo con i miei ero più attenta all'ordine...

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    1. Brava...
      Ecco. Il segreto piacere non so che sia. Riguardo ai piatti, s'intende.

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  6. una bella lavastoviglie da fare la sera mettendoci di tutto? stirare il minimo, che il segreto è come si stende e poi fottersene alla grande...W la mamma! la tua, la mia aveva la " domestica"...io ho il mio giovane marito😉

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  7. Vero, il segreto è come si stende... alla fine, uno poi "deve" stirare solo pochissimi capi (tipo alcune camicie)... ma nemmeno quelle io stiro mai. Per il resto, piego bene le cose (e cerco di farmi aiutare, con non sempre molto successo, dai bambini...).

    Per il resto, i piatti anche io a volte li rimando, meno quando la sera lavoro in cucina fino a tardi (non ho altri tavoli) e allora lavorare con la roba unta vicino mi fa schifo.

    Riordinare... lo farei più spesso. Purtroppo il regime attuale è che la roba si accumula e non ho tempo di sistemarla/buttarla. Alla fine, ho il difetto che accumulo troppa roba (pensando "Può sempre servire..."). Invece è molto meglio una casa senza tanti oggetti, con il minimo indispensabile, sgombra... è anche più facile da sistemare.

    Io non sono schiava dell'ordine, ma vorrei quasi esserlo, perché vivrei meglio a mio avviso...

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    1. Mi piace da matti il tuo modo di spiegare. Tutto sequenziale e nelle giuste caselle.
      Grande prof! 😘

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  8. Come rendere un argommento scontato una perla di ironia. Davvero brava.
    Per i piatti, li lavo la sera (lavoro tutto il giorno), per il resto quando ho voglia e se mi resta tempo dopo aver letto, essere uscita, e attività varie nel fine settimana.

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  9. Mi sa che faccio parte del club delle nonne: faccio tutto subito. Ansia abbestia.
    Però al mio compagno non rompo le balle. Lui può fare quando gli pare, sporcareinzozzarecamminare... pure pulire dopo o mai, la sua parte. Se mi inquieta il suo caos, lo pulisco io. Sarà che ho talmente tanto caos interno che almeno fuori voglio tutto in ordine subito. Mi sento meglio, se le cose non le posticipo.
    Bacio grande, splendore!

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    1. Ps. serve la tua motivazione nella scelta dei titoli dei libri. Mi interessano i tuoi perché, su quei tre titoli. Corri a scriverli :p :*

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    2. Ho fatto amica!!
      Comunque a guardare le tue foto...i tuoi scatti...si poteva intuire...

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  10. Tu pensa che invece per me i piatti nel lavello sono il "demonio", per il resto son più easy, ma vedere la roba sporca l' in attesa.... è più forte di me.

    Se poi sono quelli della sera, è obbligatorio farli, che fai altrimenti? La prima cosa che vedi al mattino, ancor aprima di inziare la giornata, già ti aspetta un lavoro? ahhhh

    Eh si ohnuno di noi ha le sue ossessioni, io il lavello senza piatti :P

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    1. Dunque.
      Mi alzo, giungo in cucina, metto su la moka, e intanto che sale il caffè...puf. Piatti lavati.
      :D

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    2. muoio :P
      appena alzata e già ho dei doveri :P

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  11. Tua nonna non è che lavorasse di meno di tua madre, solo che lavorava in casa.
    Beh, diciamo che puoi arrivare a mediare il conflitto.
    Arrivare a qualche situazione creativa ed educativa.
    Se sei da sola, poco da "rigovernare", lo puoi fare la mattina o qualche ora dopo ad esempio (io detesto farlo subito dopo mangiato).
    Se sei con i tuoi bipedini, ad una certa età anche essi devono dare una mano, a turno si mette via.

    E' un piccolo lavoro domestico che può essere differito, ad esempio, di qualche ora ma che poi ti lascia la cucina in uno stato gradevole.
    Abitare in locali piacevoli ha un costo.

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    1. Questo è verissimo. La pulizia e l'ordine piacciono pure a me! Sto bene quando ho sistemato le cose. Ma capita che si palesino sempre ottime alternative...

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