giovedì 8 gennaio 2015

Tuttigusti

Di Paola gli piacevano gli occhi. Miti, buoni, da mucca sazia.
Con Francesca parlava di cinema, cortometraggi, facce da film incrociate per strada.
Sara cucinava da dio. Bastava rievocare un piatto dell'infanzia o qualche aroma andato, che lui così volentieri avrebbe ritrovato. E Sara subito a bollire, spadellare, sfornare.
Lucia aveva un culo da favola.
A Giulia piaceva andare in barca, e di barca si intendeva. Con lei sì poteva dire che la spinta della carena dipendeva dalla forma del fondo. E lei avrebbe capito, annuito, si sarebbe illuminata.
Fu ad un corso di francese che incontrò Claudia. Aveva capelli ricci e incolti, vita nelle mani. Ballava coi fianchi, e ballando rideva. Cucinava pasta al burro. Sapeva di giardini, potature, lune, rose, e di rose aveva il sapore. La sua voce, nelle ore dolci dell'amore, era tela grezza, sabbia.
"Voglio tutto il posto", gli disse un giorno, mentre il burro si scioglieva lento, sugli spaghetti al dente.
Ma lui non seppe perdere. Occhi miti, morbide carene, parole dette e ascoltate in cui specchiarsi.
Adesso, dopo così tanto tempo, in quella sua casa brusca, senza rose, nè danze, solo a lei pensava.
Adesso, finita la stagione dei flutti e del vento a favore, a quella voce rauca e piena, andava ogni pensiero.

22 commenti:

  1. dieci ragazze per me posson bastareeee :)

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  2. Franco, ammetto che su quella frase mi sono fermato a pensare a quante Lucie conosca. ed effettivamente ne conosco una che ha un gran bel culo

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  3. La donna/uomo ideale.......... per quella "stagione"

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  4. La "moltitudine" spesso serve solo a coprire il terrore della solitudine

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  5. Anch'io cucino gli spaghetti al burro (e come li faccio scottare io...).

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    1. Poi ci sono le varianti...
      Olio e grana.
      Aglio e peperoncino.
      :)))

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  6. A che meraviglia questa pagina!
    E i sospeso, il non detto sono i suoi pilastri maggiori.
    :)

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    1. È perché sei innamorato, Uomo...

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    2. 'spetta, innamorato spero ancora di no, viste le condizioni e che... ancora si tratta di schermaglie poco più che adolescenziali.
      Diciamo con una tipa che mi ha preso bene! :)

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  7. L'avidità e l'impressione che si sia invincibili sono tra le armi più affilate della giovinezza. Si pensa siano dei doni e si usano spesso in maniera inconsapevole, pensando di ferire solo gli altri.
    E invece, dopo un po' di anni, ci accorgiamo che fa male più a noi stessi. Quando non è più tempo di essere voraci.

    Scrivi in maniera così intensa, da restare spiazzati. Bello sul serio.

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La vita è così, stupisce

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