domenica 23 luglio 2017

Inno alla mestizia


Insomma ce l'hanno fatta. A ripensarci, era chiaro da subito. L'ideologismo si maschera da buonismo che si palesa in turpi azioni vestite di rosa. 
C'è ottusa determinazione, c'è ferocia nel modo in cui hanno diffuso il tumore, costruendo narrazioni così manipolate e intrise di pretesti, da risultare ridicole.
Ma il cancro ha viaggiato (perchè nessuno sa essere più convincente di chi si mette in bocca la parola verità e il popolino bue ama i paladini, poco importa se portatori di menzogna).
Ho inghiottito mille volte quest'anno, ho fatto la gran signora. Quante cose avrei potuto ricordare loro, quante risposte secche, affilate, contundenti, avrei potuto scegliere. Non l'ho fatto, e forse qui risiede il mio errore, ma proprio non mi calza l'assetto da guerra.
Sono quelle risposte mancate a svegliarmi di notte, e un dolore che sbatte rabbioso. 
Credevo scontata la corrispondenza fra azioni compiute e parole pronunciate: parole da stronzo/gesti stronzi, parole garbate/gesti garbati. Che grossolana e fastidiosa ingenuità.
Perchè c'è chi ti consegna i più larghi sorrisi mentre a tua insaputa asfalta la tua strada di fango, merda, calunnia. Scopro l'acqua calda cazzo, ma non so davvero come si possa. Io non so.
Di sicuro imparo, ancora una volta e tristemente, a stare in guardia.
Così mi appresto ad attraversare un altro corso d'acqua. Niente ponti o passerelle, niente punti d'appoggio per guadare. Del resto nella mia vita i passaggi, le mutazioni, i cambi di rotta, li ho fatti sempre un po' alla cieca, senza rete. Non sono una che pesa le conseguenze, che sa far strategia, basta guardarmi. Curioso che qualcuno immagini il contrario.
Mi si diceva l'altra sera, nel tentativo di addolcire il mio disincanto, che le persone come me (ma che persona sono io?) non suscitano blande risposte. Se piaci, piaci da matti, se stai sulle palle, ci stai pesantemente, a gamba tesa. E capita a volte che tu stia pesantemente sulle palle a chi piacevi da matti, perchè "da matti" significa rulli di tamburi, cuore in tumulto, fiato sospeso: chi mai è all'altezza di cotanta attesa?
Torno sempre là. Alle cose tiepide che non sono me, a me che disdegno le tinte neutre. 
Indossa la mestizia Gioia, annuisci pudicamente e per favore smettila di sviscerarti senza ritegno. Che così chiassosa propro non ti si può guardare.

24 commenti:

  1. Le tinte neutre vanno bene solo per le pareti di casa

    Eppure d'estate tendo più alla mestizia che d'inverno...

    RispondiElimina
  2. Cara, spero che tu possa guadare questo corso d'acqua e spero anche che tu riesca a fare valere quello che sei...
    ...a chi ti ha calunniato, vedrai che la cosa si rivolterà contro.
    Ti abbraccio cara,

    RispondiElimina
  3. Non ci si può far nulla Gio', gli altri sono come sono, tu sei come sei.

    E succederà sempre di sbatterci il muso, o di subire l'inculata appena si lascia troppo spazio tra le natiche e la parete.

    Però sai che c'è? Tieniti strette solo alle persone che ti vogliono bene davvero, quelle che, davvero, hanno un peso specifico per te.
    Se sei a posto con loro, tutto il resto del mondo può allegramente andare a farsi fottere.

    Menefreghismo. Ad un certo punto conta solo l'istinto di sopravvivenza: fregatene. gli spargitori di merda non ti avranno mai, per quanto possa sembrare che vincano sempre loro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. É che di alcuni...mi fidavo. Tanto da mostrare tutta ne.





      Elimina
  4. sai che c'è teacher... c'è che prima o poi ci capitano tutti in queste paludi, perché? non lo so; inizio a sospettare che i mediocri(quelli veri, quelli condannati e consapevoli) abbiano paura...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Qualsiasi impegno è a metà tra lo scoraggiamento e la speranza".
      Veramente una bella intervista.

      Elimina
  5. Risposte
    1. Mmmm. Evito qui. A bufera finita, perché in qualche modo finirà, sarò più chiara Fra...

      Elimina
  6. chi si è permesso? e poi perché indossare questo vestito mesto, per far godere chi ti ha fatto del male? non va bene, tira fuori tutti colori che hai e comincia a sfilare come meriti, da regina...non consentire mai a nessuno che ti spengano. tira fuori una linguaccia un dito medio alzato e via, correre felice per la tua chiassosa strada.Che di mestizia è già pieno il mondo.
    ti abbraccio 😜

    RispondiElimina
  7. ...mi dispiace, signora maestra, mi dispiace tanto di questa storia... una carezza

    RispondiElimina
  8. "turpi azioni vestite di rosa", uhm, sempre pensato che lavorativamente parlando delle donne non ci si possa fidare
    che poi manco so se è per lavoro, io l'ho inteso così :P

    Non penso tu sia ingenua, manco i bambini riescono ad esserlo più: forse tendi (ed esigi) il bianco ed il nero. Bello il nero, mi piace, mi sfina che è un gusto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vabbè...sceglierò il bianco allora. Che gnocche io e te però: una mora vestita di nero e una bionda vestita di bianco. Tocca andare a ballare.

      Elimina
  9. Il dna non tradisce. Se nasciamo tondi non diverremo mai quadri. Continueremo a fidarci, e a prendercela in quel posto. Anche dopo averci sbattuto la testa cento volte. Quindi rimboccati le mani e insisti.
    Sarà sempre così. Tutta la vita.

    RispondiElimina
  10. La sento come una pena d'amore tradito

    RispondiElimina
  11. Non spogliarti Jo, Tienti per te.
    é un pò un casino, si.
    Te lo dice uno che va in giro praticamente nudo
    ma sto imparando.
    Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Voglio farmi una maietta con su scritto TIENTI PER TE...é bellissimo.
      Grazie Bill 😊

      Elimina
  12. Straccia le vesti della mestizia, e impara a usar le armi. Non è detto che tu le debba usare, ma se gli altri sanno che tu le sai usare... cambiano

    Io son per la pace, per la mediazione, ma... come ghandi disse una volta sono per la pace, ma se mi attacchi mi difendo (oddio lui lo ha detto in modo migliore del mio, ma il succo è quello ;) )

    RispondiElimina

La vita è così, stupisce

La vita è così, stupisce

Mi piace

  • Paolo Rumiz
  • Passenger
  • Walter Bonatti e Rossana Podestà
  • pita ghiros