Sono seduta sotto un ombrellone in Slovenia, bevo una birra e tengo d'occhio due vecchini. In fondo al prato hanno allestito un tavolo da picnic. Da questa distanza capisco poco, ma il poco mi basta a immaginare.
Me li figuro avanti con l'età (lei è tutta bianca, parecchio china e si appoggia al bastone), ma abbastanza sani e vigili da regalarsi una domenica così, loro due da soli. Lui si muove molto attorno al tavolo, le porge cose, poi le si siede di fronte e un po' resta.
Penso che non abbiano figli o nipoti. Non so perchè.
Penso pure che non siano italiani e mi vedo la loro casa di sassi, con l'orto e i fiori di campo disordinati nelle aiuole del giardino, come usa qui.
Poi si alzano per andare: lui raccoglie tutto, riempiendo un paio di borse; lei gli indica qua e là gli oggetti. Uno dietro l'altro attraversano il prato lentamente, nella nostra direzione.
Man mano che si avvicinano - e ci mettono cinque minuti almeno - la mia storia si aggiusta, si compone, perde alcuni colori e si tinge di altri. Si modifica una decina di volte, nello spazio di quel prato.
Si siedono accanto a noi e ordinano un caffè: sono molto italiani. Lei da vicino mi piace da matti. Dietro i grandi occhiali spessi muove le pupille nere a spillo, curiose. Indossa una camicetta bianca con il colletto di pizzo e una gonna nera al polpaccio. E' piuttosto rotonda. Ma è nella voce giovane, carezzevole e lieta, che si dice tutta. Una voce da maestra.
Ad un certo punto lui le mostra un depliant con i prezzi del piccolo albergo lì accanto.
"Te ga visto? Costa solo venti euro a notte", le dice.
Lei legge tutto per bene, sorseggiando il caffè.
Poi replica, con aria vispa e ironica: "e cossa femo qua mi e ti, tutto il giorno?".
Lui ride di gusto e se la ammira con tenerezza.
"Se guardemo nei oci", ha detto.
Ci guardiamo negli occhi.
E allora hanno riso assieme.
Bella storia, io invece invecchiero' solo. Pazienza😀
RispondiEliminaMa va. Non credo...
EliminaSi può osservare la realtà per poi fare una sintesi o una analisi. Chi riesce a percepire ogni particolare e immaginare quello che non vede è una persona che sa scrivere. Tu sei bravissima e dovresti scrivere un romanzo.
RispondiEliminaCiao Gioia.
E' talmente terapeutico scrivere, per me, che già il risultato di pacificarmi col mondo, mi pare immensamente bello. E mi basta.
EliminaGrazie Gus e ciao a te ;)
Che belli che sono :)
RispondiEliminaAnche io adoro queste coppie inossidabili e penso me li sarei figurati proprio come hai fatto tu. O in una maniera molto simile.
Ci guardiamo negli occhi. Bellissimo.
Chissà quante ne avevano passate...alle fine credo sia anche questo attraversare tempeste assieme il segreto. Più che un idillio senza crepe.
EliminaInvecchiare assieme restando complici è raro...significa aver provato a crescere e trasformarsi assieme.
Che meraviglia! Così bisognerebbe essere sempre: vivaci, complici e ridere assieme.
RispondiEliminaSpero di invecchiare così e vardarme nei oci con mio marito anche coi cavei bianchi e col baston. Che vardarse nei oci cussì xe un gran bel vardar.
Te ga ragion. Se pol sperar diversamente, mula?
Eliminaecco a cosa pensano le donne mentre stanno lì in spiaggia sole, dietro agli occhiali da sole.
RispondiEliminaAnche a molto, molto altro. Se non arrivano insetti marroni a interrompere i loro flussi di coscienza. :D
EliminaMi piace tanto.
RispondiEliminaSpero, con tutto il cuore che ho, di durare assieme al mio "vecio" esattamente così.
Belli.
Mi pare che le premesse ci siano tutte Marì...
EliminaUno splendore...ecco cos'è, c'è pure l'amore che si prende in giro...uno splendore ecco cos’è
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