sabato 28 ottobre 2017

Così.


Quando uno se ne va a 97 anni, pare illogico farsi dei patemi. Come se fossimo mozzarelle, con la scadenza scritta. Dopo una certa data, via nel secchio dell'umido.
Vero che ci si fa l'idea, che ci si prepara, che inconsapevolmente si pesca nel sacchetto dei ricordi per salvare in tempo le cose belle, le parole pronunciate, i gesti conclusi e rotondi. Si rispolvera, si archivia.
Io conservo l'odore dell'olio per la macchina da cucire. Le chiacchiere alle cinque del mattino, lei che mi parlava così in fretta, io che a malapena tenevo gli occhi aperti. I baci che non si lasciava dare perchè si sentiva sempre troppo sudata, o spettinata, o stropicciata. Quelli che io le davo lo stesso, e le risate che faceva scansandosi come poteva. Conservo le raccomandazione che ha fatto al mio uomo un paio di anni fa. Trattala bene, che è speciale. Altrimenti te la vedi con me.
Mi vergogno, sono andata a trovarla poco da quando stava in ospizio. Cento chilometri a separarci, cento impegni sempre e comunque, ma sono onesta, non è solo questo. Troppo diffcile reggere l'insieme, troppo doloroso, ogni volta giorni e giorni per smaltire quel senso di perdita, smarrimento, angoscia. 
Siamo fatti male, la morte cerchiamo di lasciarla fuori, vorremo occultare la sofferenza.
Da quando mamma mi ha chiamata, da quando non sono più una nipote, qualcosa gratta forte fra la gola e la bocca dello stomaco. Va oltre il dispiacere, oltre il vuoto, chiama me.
Se almeno le avessi detto mandi.

27 commenti:

  1. Ti abbraccio stretta cara...

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  2. L'abbiamo conosciuta attraverso le tue parole bella come un cielo rosso d'autunno. E come uno stupendo tramonto se ne è andata. Resta la magia. Ti abbraccio forte.

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  3. eh... io invece te lo dico domani cosa penso di tutta questa faccenda.

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  4. Comprendo.E mi spiace, tanto.
    Sembrano eterne certe persone, o forse abbiamo bisogno di pensare infinito il tempo. Chissà.
    E' che fino a quando la realtà non ci pesta sul muso facciamo finta di niente.
    Con la tua nonna saluto anche Nonna V.
    Grazie.

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    1. Nonna V. È stata una gran donna!
      Emancipata al di là di ogni ideologia, irriverente eppure instancabile nella difesa di tutto quello che per lei era valore.
      E poi simpatica, intelligente e, come diceva lei, linguacciuta!!!

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  5. Non farti colpe. Piangi, come è giusto che sia.
    Ma non farti colpe.

    Certe distanze, certi distacchi, servono per farci andare avanti.

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  6. Un abbraccio, consolari pensando che sei cresciuta e sei stata adulta con lei accanto

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    1. Questo sì...ho alcuni bimbi a scuola che già hanno perso tutti i nonni...

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Hai tanti ricordi di lei, sei fortunata.

    Ti abbraccio

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  9. Un abbraccio, stretto. Con tutto il cuore.
    E te lo vorrei dare davvero.

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  10. Quando una persona cara se ne va il senso di colpa è uno dei primi sentimenti a farsi avanti.
    è normale, vuol dire che a quella persona abbiamo voluto bene in modo imperfetto.
    perchè un modo perfetto non esiste.

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  11. L'età proprio non conta. Quel paragone con le mozzarelle è il più azzeccato che potessi scrivere.
    Conta l'amore, contano i ricordi, contano gli insegnamenti. Ti mando un forte abbraccio, sicura che tua nonna lo sapesse che l'amavi, anche se ultimamente non sei riuscita a vederla spesso.

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  12. La nonna è spesso una sorta di "essenza" di mamma, un distillato, un concentrato prezioso, una forma vivente di condizione materna senza se e senza ma.
    Io l'ho persa presto, avevo sei anni, ma ne ho un ricordo fortissimo, fatto proprio a misura di quell'essenza di amore incondizionato, che si mostra per quel che è, come una madre, per necessità e per ruolo, non potrà mai fare con una figlia.
    Ti abbraccio, seriamente, non tanto per dire,
    S.

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  13. quando le persone sono le nostre persone, non bisogna vergognarsi del fatto di amarle...

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La vita è così, stupisce

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