Quando per tanto tanto tempo di professione fai la regina, poi non ti riesce mica altro.
Che due sudditi bastano, a fare di una donna una regina, e non importa se lo scettro poi lo tengono loro, a regolarti ogni minuto e ogni respiro.
Ma non sei davvero una regina quando è solo di te che hanno bisogno al risveglio, quando solo le tue mani annodano la sciarpa in quel modo speciale, quando la frittata al formaggio che pare una luna nessun altro sa farla?
Ho guardato e masticato il mondo per loro, gliel'ho reso più lieve. Allora una brutta caduta è diventata l'occasione per cerotti da eroe, il tradimento di un amico la possibilità di stringere altre mani, un luogo inospitale e tetro il gioco di ingentilire, trasformare, render bello.
Come quella volta, in culo al mondo. Eravamo arrivati stanchi, dopo un viaggio difficile e lunghissimo. E niente era come ce l'aspettavamo, con gli insetti che correvano dappertutto, e i materassi lerci. Sarei scappata a gambe levate. Invece guardate che mare, e poi stasera accendiamo un sacco di candele e ceniamo sulla spiaggia.
Quando sei una regina ti dai un mucchio da fare perchè il regno risplenda e tutto fili via liscio. Ti dimentichi cosa ti piaceva prima, perchè ti piace molto di più tener strette le loro mani attraversando un bosco (chissà che incontri faremo...stiamo zitti zitti), costruire elmi a Natale con le scatole del pandoro (sì, prima lo faccio a lui e poi a te) o insegnar loro ad allacciarsi le scarpe (quando hai fatto le orecchie al coniglio, ne passi una sotto). Perchè i sudditi danno alla regina molto più di quanto lei dia a loro: la rendono indispensabile, invincibile.
Verrebbe da dire che dopo, quando crescono un poco, tocca ritrovare altri gesti, altri tempi. Che alla fine, dovrai essere re o regina di te stesso.
Tutte cazzate.
Quando tolgono le rotelle alla bici, si versano l'aranciata da soli, si innamorano di quella coi codini, lo capisci che sarà difficile, tanto difficile. Ricordarti di com'eri prima, di cosa ti piaceva e togliere la corona.
Ma per quanto ci provi, non puoi neanche immaginare quanto duro sarà.
Già, è proprio bello essere queste regine! :D
RispondiEliminaUn augurio di un nuovo anno pieno di salute, serenità, affetto...
Un abbraccio!
Bello? Stupendo...
EliminaSi, alla fine quello che conta è avere quei due sudditi
RispondiEliminaBuon tutto maestra!😚
Grazie corridore :)
EliminaAnche a te buon tutto!!!
Elimina'nte preoccupà. tornerai regina (o regino - sai com'è co' noi mammi...) appena avranno bisogno di un vaglia ;)
RispondiEliminabuon anno.
Eh no, non dirmi questo... :(
EliminaE vabbè, vuoi farmi piangere... Che il tuo regno non finisca mai😘💛❤️
RispondiEliminaCiao bella mora...un abbraccio con la corona di traverso :))
EliminaQuanta tenerezza, qui.
RispondiEliminaBuon 2017, Joy ;)
Da vendere. Ti serve? ;D
EliminaAnche a te stellina!!!
Sai cosa mi piace di più in questo post? Che parlando di amore, in questo caso materno, non taci sulle contraddizioni, che poi sono quelle che fanno la differenza tra l'amore vero e consapevole e quello fine a sé stesso...o no?
RispondiEliminap.s.:senti, bella, stavorta me annava troppo de commentà sur blog tuo, me sta a pijà de brutto, come dicono a Roma!
Sto ancora ridendo sul tuo buttarti "a zecca" sui commenti...te possono!
p.s.: perdona il mio impulso vernacolare, ma qualche volta rende più di tutto!
Era "te possino!" per l'esattezza, ma il cellulare non me l'ha voluto passare!
RispondiEliminaAhoooo, abbella...io commento 'ndo vojo...e 'ndo cojo cojo... ;D
EliminaSei mitica!!!
ho cercato di risponderti con un intero post, ma ci sarebbe voluto un volume!
Elimina...diciamo che ci ho provato...
Carlos Gavito, nel tango, diceva che bisogna trattare la donna che hai tra le braccia come una regina. Anche solo per sentirsi un re!
RispondiEliminaIo chiamamvo Regina una mia compagna di studi.
Anche _rroli si sentiva una regina, me lo disse, quando ballava come me. Purtroppo, la regina non... me la dette!
Auguri
Eh...voleva essere Principessa forse ;D
Eliminauhm questo tema forse ricorre, che qui tra giraffe e regine i sentimenti scorrono ... in ogni caso un giorno avvenne che la regina ricevette un messaggero, che veniva da molto lontano, e le disse: o regina delle giraffe, tu devi leggere una storia, L'UCCELLO E LA BAMBINA (Rubem Alves) ... e capirai quanto peso ha la tua corona.
RispondiElimina:) poi, come per magia il messaggero scomparve in un prato, ed alcuni giurarono di aver visto solo un insetto marrone ...
Messaggero che vieni dall'ovest...ho preso nota. Domani lo cerco!! Smack!
EliminaLa regina delle giraffe
Buongiorno principessa!
RispondiEliminaLa vita è bella davvero.
Ma davvero...lo so...
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