Dunque.
Sto elaborando un pensiero (del tutto soggettivo, sia chiaro) sulle categorie di individui incrociati nel corso del tempo.
Cosa accomuna le persone che dopo approfondita conoscenza mi hanno dato modo di prendere distanze abissali e incolmabili? Quali i caratteri, le peculiarità, i tratti distintivi?
Ovviamente la classificazione comprende categorie diverse. Analizzerei quindi oggi la prima e vasta famiglia: le gatte morte.
Gatta morta
Definizione (dal Treccani):
Persona che, sotto un aspetto tranquillo e mansueto, nasconde tutt’altro carattere. Ostentare semplicità oppure indifferenza, far finta di non vedere o
sapere, per non destare sospetti e riservandosi di agire a proprio
vantaggio in un momento più opportuno.
Descrizione:
La gatta morta non è bella. Ma neppure brutta. E' neutra. Non mostra di distinguersi per scelte azzardate e/o originali: colori dal beige al grigio (con qualche tocco di nero, bianco e blu), trucco assente, scarpe impersonali. Ciò che la rende immediatamente classificabile è il timbro vocale: un po' nasale, a volte acuto. Comunica trascinando leggermente le vocali, come in una lieve (ma continua) lamentazione.
Perchè diffidare delle gatte morte:
Qui viene il bello. Perchè a dispetto del suo personale sciapetto la gatta morta piace al genere maschile. Colpisce dritta a segno utilizzando con maestria dissimulata le seguenti strategie:
- chiede svenevolmente aiuto (quale uomo può resistere al richiamo di una femmina in difficoltà? che si dichiara fragile e incapace? che si affida colma di fiducia a possenti braccia e superiore cervello?)
- adula senza posa utilizzando un registro ben collaudato: "tu che sei così bravo...", "tu che conosci questa cosa...", "tu che sai consigliarmi...", "tu che mi risolvi sempre i problemi", "solo a te posso chiedere questo..."
Fine della prima lezione. la prossima volta ci occuperemo della seconda categoria: uomini che quando si presentano ti guardano le tette.
Mi stavo chiedendo se ne conosco...
RispondiEliminaCome mai questa svolta oserei dire ideologica del blog?
RispondiEliminaIo ho ben presente le gatte morte ma frequento ambienti privi di gatte morte. C'è da parte del genere femminile molta acredine verso le gatte morte, più che altro per lo stupore di vedere inutili tutti i tentativi di esaltare la propria femminilità.
Ma la gatta morta non raggiunge il proprio scopo. Di solito non scopa un granché e a portarla in giro non fai gran figura
Per dire
EliminaOra che ci penso ne conosco una
Piange sempre
Due palle
Forse _tra è(ra) in una fase di gattamortismo.
EliminaNon piange(va) sempre ma era negli spazi, tu diresti, squinternatici. Del resto è(ra) interessante anche per questo.
Siete forti.
EliminaIn effetti la mestizia non aiuta a letto. Ma può confondere inizialmente. :)
Le lacrime vengon fuori sulla lunga distanza.
Ma invece quelle che mettono sotto sulla statale e restano lì con le budella tracimanti per una settimana, come le vogliamo chiamare?
RispondiEliminap.s. si, ci sono quelli che guardano le tette in fase di presentazione, ma ti assicuro che trattasi sempre di tette distraenti.
Su "tette distraenti" mi son fatta una grassa risata ;)
EliminaA me piacciono le gatte morte..... mi piace giocare con le gatte morte, mi piace arrivare fino al punto che resuscitano .... e poi ciao ;)
RispondiEliminaP.S.
Se dicono che anche le zanzare hanno la loro utilità... perchè non dovrebbero averla le gatte morte :p
Aaaaah...bastardissimo proprio :)))
EliminaLe gatte morte... vorrei farle tornare in vita per ammazzarle poi con le mie mani. Altra caratteristica che hanno è quella di credere (nonostante l'aspetto fisico non le aiuti) che qualunque essere umano graviti intorno a loro ci stia provando e sia innamorato di loro. E te lo dicono senza ritegno. E io mi chiedo se allora sono l'unica che quando qualcuno mi guarda il solo pensiero è "ma ho qualcosa in faccia?"
RispondiEliminaBacio, Gioia bella
Guarda, cogli sempre la sostanza. Pur di tenerlì lì appesi venderebbero la madre. Ma hanno un loro occulto potere, credimi...
EliminaBacio a te stella :))
Hanno il potere che altri lasciano loro...
EliminaJ
Ok. Fornisci l'indirizzo che le inviamo tutte a te :))
RispondiEliminaDa un tempo lontano, che ha fatto di me quello che sono oggi ;)
RispondiEliminahttps://diamantablog.wordpress.com/2007/04/23/cosa-faro-da-grande/
Devi usare i link code, te possino ;)
EliminaVipe
Eh, Vipero...copia e incolla... :))))
EliminaAhaha, che corso interessante, mi iscrivo volentieri, e ho già preso appunti per poter ripassare poi anche a casa :D
RispondiEliminaChe studente modello...ma si sapeva ;)
Elimina.. e gli conviene studiare mooolto bene al ragazzo.. hihi
EliminaAttendo la lesson 2.
RispondiEliminaAh. Perché ti senti chiamato in causa? :)
Eliminale gatte morte indossano anche vestiti colorati....quelle che le contraddistingue è quell'atteggiamento da cappuccetto Rosso, oppure da Biancaneve......" sono qua, povera piccola fragile creatura.....pensa tu a me....
RispondiEliminaLe gatte morte in realtà sono ottime manipolatrici. E hai ragione: quanti uomini non sanno resistere a chi dice loro " tu sei grande, forte, ti prego abbi cura di me..." ma cura di cosa?
Mi consolano due cose:
esistono una marea di donne che NON sono gatte morte
esistono uomini che , quando ci incocciano, si mettono a ridere.
Emanuela, convinta che esistano uomini e donne in grado di affrontare e vivere un rapporto alla pari, senza sbatter di ciglia e senza la sindrome di San Francesco.
Sottoscrivo totalmente la tua convinzione Emanuela cara :))
EliminaLo ammetto, se ci sono tette devo compiere uno sforzo enorme per non ammirarle. Cerco di fissare un punto a caso, sopra alla fronte.
RispondiEliminaNon devo avere un'espressione da essere senziente, comunque.
Vipero
Ma che fai? Già outing? :D
EliminaDi tutto il testo sopra, ho letto solo "tette". Trattava di altro?
EliminaVip
Io conosco gatte morte con un tono di voce così suadente ma così suadente che non ci sono tette distraenti che reggano...
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