Agosto mi porta le estati passate. Sarà per la sua forma lunghissima e perlacea, per il languore di lenzuola e penombre, o per il suo odore dolce di mele disfatte.
Indugio ad agosto, attendo le cose tornare con la risacca.
L'estate in cui precaria sulla bici del nonno vado con la Alessia a comprare il pane in capo al mondo, perchè dietro il banco ci sono due fratelli, belli da morire, che ci chiamano "ragazze". Appena fuori ci sediamo sotto l'albero a sbocconcellare il pane fresco, e immaginiamo il giorno in cui li sposeremo e diventeremo nuore. Ma no, si dice cognate.
Torna quella brada, in due sul Ciao rosso del Paolo, che siamo troppo piccoli per dare un senso a quella prossimità piena di segreti. Allora lui dice "fai la radio!" e io urlo a squarciagola Johnny, we're sorry, won't you come on home.
L'estate a passeggio sul lungomare di Paestum, i sandali intrecciati, aria densa di sugo rosso e salso. Così tante luci e suoni e facce da aver paura di perdere i bambini. Stringo le loro mani troppo forte, mentre il cuore fa il balordo e io lo metto in castigo dietro la lavagna.
Torna quella brada, in due sul Ciao rosso del Paolo, che siamo troppo piccoli per dare un senso a quella prossimità piena di segreti. Allora lui dice "fai la radio!" e io urlo a squarciagola Johnny, we're sorry, won't you come on home.
L'estate a passeggio sul lungomare di Paestum, i sandali intrecciati, aria densa di sugo rosso e salso. Così tante luci e suoni e facce da aver paura di perdere i bambini. Stringo le loro mani troppo forte, mentre il cuore fa il balordo e io lo metto in castigo dietro la lavagna.
E poi l'estate del guardaroba regalato in blocco, che tutto mi balla addosso, le ossa del bacino pungono se dormo a pancia in giù. Una sigaretta via l'altra nel francobollo della terrazza in città, che son le tre di notte e non c'è nessuno da poter chiamare.
In questo agosto di fiume e ciottoli, archivio ricordi che sanno di asfalto bagnato e cocomero.
In questo agosto di fiume e ciottoli, archivio ricordi che sanno di asfalto bagnato e cocomero.
Agosto lo sto scoprendo ora, obbligato a fare le ferie nel mese peggiore.
RispondiEliminaPrima era giugno/settembre, tutto d'un fiato.
Poi l'estate divenne il momento del lavoro forsennato, e delle vacanze alternative, nei mesi d'inverno.
I figli invece, costringono. Ed ecco agosto.
La routine s'impossessa anche di questi giorni, però capace di regalare momenti memorabili.
Forse quelli che mancavano prima, o che non hanno lasciato tracce indelebili, o che ricordare stuzzicano pruriti su vecchie cicatrici.
Non lasciare che la routine si impossessi delle cose tue...
EliminaComunque Vip, anche il tuo piattino di spaghetti alle vongole veraci, lascia traccia. :)
(telline ;)
EliminaAgosto, per un settembrino come me, è sempre stato transito, rampa di lancio, attesa del verde. Poi la famiglia genera esigenze diverse, e allora ecco le vacanze fuori, la Grecia soprattutto, le sue isole, un anno senza e già fremo per il futuro.. ma lo scrigno di memorie è sempre rigonfio, basta una cicala, un'ombra accartocciata, un silenzio che tracima.. e ti si rovescia sul tavolo...
RispondiEliminaSettembrino perchè sei di settembre o perchè lo ami?
EliminaHo sempre preferito luglio.
RispondiEliminaAgosto ha quel sapore di titoli di coda, solo una manciata di giorni prima di settembre...
Io giugno. Agosto però è il cuore dell'estate.
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RispondiEliminaBelle le immagini di Agosto dalla forma lunghissima, attendere le cose tornare con la risacca, mettere il cuore dietro la lavagna, la terrazza-francobollo.
Tutto in così poche righe. Brava!
Io non so mica superarlo un tot di righe. E' una specie di blocco.
Elimina.....oh che belle estati e bei 'quadri' :)
RispondiEliminaE tu?? Cosa racconti? ;P
EliminaNon son bravo come te a raccontare... verrebbero fuori righe e righe di "................"
Eliminasaluti.
RispondiEliminaInsetto marrone
(che mai si dimentica)
Bei tempi quelli, caro lei.
Eliminae alore...mandulis e bus ai frus!
EliminaVa che bel post hai scritto....
RispondiEliminaGrazie Fra.
EliminaFinora, questo agosto per me è il migliore agosto di sempre...
RispondiElimina...spero di non aver preso un granchio stratosferico! Ma sono quasi felice... :)
Eh...ma che notizia! E' successo qualcosa?
EliminaQualcosa di paragonabile ad un'esplosione atomica.
EliminaPerò, un'esplosione atomica buona... o almeno spero.
Sono sempre uguale a me stessa, solo in una versione di base più felice... speriamo che duri!
E' bellissimo questo post, è denso come un corto d'autore.
RispondiEliminaCome dicevo a Lee io son corta di natura. Una stangona corta.
EliminaBacini
Una riga in meno e sarebbe poesia
RispondiEliminama non farlo, la prosa è più rilassante
e adesso ho bisogno di pace.
Notte Gioia.
E' successo qualcosa?
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