martedì 11 luglio 2017

Pop me


Non saprei riconoscere una sonata di Chopin o apprezzare un assolo di Knopfler. Ma individuo la sigla di Lupin III dall'attacco della fisarmonica.
Non metto in sequenza i presidenti americani, ma potrei datare l'esordio del gioco dei fagioli con una certa precisione.
Ho una cultura pop.
Questo non significa che faccia mia tutta la spazzatura, che ingurgiti ogni cosa senza un filtro. Ma guardo senza imbarazzo Real Time mentre sbrigo una questione di lavoro via mail. Ascolto un pezzo di Lady Gaga mentre cerco la ricetta del tabulè. O gioco con un certo accanimento a Quizduello, che tanto concilia il sonno.
Il pop mi incuriosisce, mi attrae anche nelle sue accezioni più kitsch. Lo osservo curiosa, lo assaggio, ne getto gli scarti. Ho guardato tre puntate di "Uomini e donne", ancora agli albori: l'ho trovato così triste e meschino da causarmi una sorta di nausea. Ho letto un libro di Fabio Volo, mi è sembrato tanto insulso e mediocre da destinarlo alla carta straccia. Ma come dire, non ho preclusioni, mi va di poter dire "è una merda solenne" perchè ci sono andata abbastanza vicino da annusarla.
Si potrebbe eccepire che il tutto suona come una gran perdita di tempo. Invece no. Perchè se ho amato Saramago è anche grazie a Fabio Volo. E se mi garbano tanto Ang Lee o Van Dormael, posso dire un po' grazie a Gabriele. Muccino intendo.
Il gioco dei contrasti mi è sempre piaciuto: la bellezza si fa più splendente quando poggia sul fango. Che poi sia chiaro, non rinnego affatto il mio fango. Lo esploro con grande attenzione e spesso ne cavo dei buoni pezzi. Pezzi che a volte mi fanno la vita leggera, come quando ho ballato il Gangnam Style con i miei figli, ridendo a crepapelle. O quando con l'amica del cuore, seguace di X Factor,  mi lancio in azzardati pronostici e vibranti sermoni a difesa del mio favorito. C'è da divertirsi un mondo.
Che pure alla sagra del paese, sulle note di una polketta dallo squallido tempo binario, farei due salti in compagnia. Tanto io sono pop, non ho nulla da perdere.

25 commenti:

  1. non c'è nulla di male ad essere pop

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    1. E qui ti sorprenderò...
      https://www.youtube.com/watch?v=lU8PuYAGHpY

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    2. O_O eccome!!!!
      (te ce scherzi ma immaginame quassù, Renault5 turbo targata Roma, co' sto CD appalla finestrini aperti cantando a squarciagola: "spingo io la robba che nun je la fai a spigne te... Portame ar mare 'ndo te pare tanto spacco uguale!".
      :) )

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    3. Adesso, dopo i Flaminio maphia, sto a rota de loro

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  3. oh no... sarai una di quelle che ricordano esattamente i nomi di tutti e sette i nani.

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    1. E i diti dei piedi?

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    2. No...purtroppo quel capitolo lo devo ancora studiare.
      Mi scuso.

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    3. uhm...non conosco neanche tutti i nomi dei sette nani, però so riconoscere una bella persona, tu lo sei.
      credito infinito...anche se non sai i nomi "dei diti del piede" :))

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    4. Che vuoi amica, il Vip é romano...tocca lasciar correre... ;P

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    5. ..comunque, i nomi dei sette nani li sto insegnando a mio nipote, da buon zio romano: puzzolo, mocciolo, caccolo.. etc etc

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    6. C'era un giochino che si faceva nelle vecchie ciat, una volta: trovare nomi di nani e darne pure la definizione. Tipo: Buttalo (nano avariato); Spignilo (nano indeciso)... e così via...

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  4. Mi hai fatto venire in mente i Daft Punk, la loro canzone Get Lucky e una vagonata di ricordi dolcissimi legati a quella canzone... ricordi passati ma che fanno tanto bene al cuore. :)

    Comunque sono d'accordo, vale la pena esplorare le cose, a volte si possono trovare autentiche perle!

    Per il tabulè:

    qui lo fanno con il bulgur (quello macinato fine per le köfte), i pomodorini, il prezzemolo fresco tritato (quantità industriale), la mentuccia (!buonissima! anche questa quantità industriale), i fagioli bolliti (quelli con l'occhietto nero per intenderci), e grani di melograno (tanti!). Condiscono con olio, aceto di melograno (nar eksisi, è denso e agrodolce) e sale.

    È ottima per l'estate! La mangio ogni giorno a pranzo, il bar la vende come piatto unico!

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    1. Dimenticavo un po' di cipolla tagliata fine!

      Il bulgur macinato fine qui è questo.

      Assomiglia al cous-cous ma non è cous cous, è bulgur!

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  5. Ma peccato non sapere queste storie del tuo passato...quando non eri una mamma e una moglie...

    Grazie stella, il bulgur ce l'ho!!! Posso approntare. Mille baci

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    1. No no, ero già moglie e madre ed ero pure infelice, per un verso.
      Ma in quell'infelicità c'è stata una luce, un calore... il ricordo dolcissimo appunto. :)

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    2. Mi piace da matti questa storia...

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  6. Gué! Bionda! tu non sei semplicemente pop, tu sei piena di "frizzante aggiunto", anche se poi è tutto "frizzante naturale"!
    Finalmente una che va a pescare nella melma e scova la perla perduta, torna e si mette a leggere cose inarrivabili e poi porcate, perché, come dici tu: bisogna sapere di che è fatto il fango.
    Una che ascolta musiche adatte a tenersi la testa leggera, perché poi così c'è tutto il posto per accogliere le vette della bellezza.
    Basta va', dovessi pensare che mi voglio fidanzare!
    Un abbraccio sorridente,
    Sabina

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    1. Eh bè. Sei un tesoro. Che come dceva mia nonna, ho "messo su dieci chili" a leggerti...
      Grazie bella mora. Mi sa che vengo a trovarti prima o poi. ;)

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