Ora, non vorrei sembrare una che si pavoneggia. Anzi, quanto mi accingo a dire mostra senza pietà i miei limiti strutturali, la mia natura contemplativa e il mio vissuto bradipico.
Però, come fanno i bambini a scuola quando si misurano con la mano (maestra, sono più alto io o è più alto Marco?) e millantano canestri a raffica, mi scappa di raccontarla.
Ho già detto che per me salire le vette era tutta una questione di dislivello. Difatti, non le salivo. Quando gli amici organizzavano gite in montagna, in via precauzionale mi informavo.
Trecentocinquanta metri? Escluso. Mi porto un libro, cerco un prato e vi aspetto giù.
E tutti a spiegarmi che non conta il tempo, non conta il misurare, bensì l'atteggiamento mentale con il quale ti disponi. Ma se dopo dieci minuti di cammino non respiri praticamente più, come dovresti disporti?
Insomma sabato ho fatto settecento metri, quasi quasi. Senza misurare.
Non è che sono stata proprio così disinvolta e disciplinata nello sforzo. Potevo far di meglio.
Però che roba. Guardare, annusare, respirare. Far spazio alle forme, anche se credi di non averlo, quello spazio.
Alla fine arrivi in un luogo così...
...abitato da una donna che ha saputo trasformare il suo muto dolore in bellezza. E posa sul tavolo un caffè che più buono, non c'è.
Oggi invece, ho dato un piccolissimo aiuto alla sagra. Perchè lì si impegnano J e M, perchè ci sono stata anche l'anno scorso e perchè è una cosa che mi fa bene. Quel provarmi nel mondo, a piccole dosi.
E ho sorriso parecchio. Specie davanti alla birra fresca, il grembiule ancora allacciato, il temporale in arrivo e le polpettine croccanti di M, da dividere a metà.
se non si è soli gli sforzi non si sentono
RispondiEliminaQuesto è garantito...e sperimentato... :)
EliminaOgni cosa da poter dividere a metà è la moltiplicazione di una piccola felicità intera.
RispondiEliminaE il minimo comune denominatore è il piacerer di stare insieme...
EliminaAdoro dividere e condividere.
RispondiEliminaBrava.
Anche se sarei in una fase da guscio (un po' lunga, a dire il vero).
EliminaMa così, è più facile "uscire" :))
Per quanto ami la montagne... anch'io quando posso rendermela semplice lo faccio ;0)
RispondiEliminaComunque, brava per aver osato andare fin lassù dove volano le aquile.
Eh, difatti. Guardarle, non è già un grande piacere???? :D
EliminaBravissima! il dislivello è tutta una questione di abitudine: una volta scoperto il piacere, non puoi più farne a meno!
RispondiEliminaIn effetti sta lavorando dentro a mia insaputa... :)
EliminaE leggo di una vita ritrovata, di cose nuove e di cose buone, di odori che avvolgono e di un mondo che abbraccia. Mi piace
RispondiEliminaAnche a me Diamanta bella, anche a me...
EliminaE' che non hai assaggiato il mio caffè, Gioietta.
RispondiEliminaL'ambient non è così bello, però. Tocca ammetterlo.
Ti abbraccio
Ma Astro, tu mi fai il caffè, poi ce lo mettiamo nel thermos, e via!!!
EliminaSe hai ragione!
EliminaCi incontreremo un giorno.
Thermos e sigaretta. E montagne.
Poesia della terra e delle anime.
Ti voglio bene.
Astro
certi spazi sono gli spazi dove avrebbe un senso reale vivere....
RispondiEliminaLo sento così profondamente adesso...
EliminaGrande dolore, grande bellezza.
RispondiEliminaCol tempo inizio a capire che ciò che è grande,bello, degno, importante, richieda sacri-ficio. Anche la bellezza.
E quella, in immagine, è un piccolo scorcio di bellezza, di un ambiente a misura d'uomo tenuto con amore. Le ristrettezza non rendono meno bella quell'opera di una donna.
Dovevi vedere quei tre letti nel sottotetto, con le trapunte grosse, i libri a terra.
EliminaCi vuole srtuttura però sai, per scegliere di vivere così...
può essere che il caffè sia venuto bene
RispondiEliminama il tetto ella casa mi pare un po' posticcio
ci sono anche le agevolazioni governative per fare un tetto come si deve
dillo alla caffettaria.
Non mi rispondere male che m'incazzo.
Domani ti chiamo,
aprirò la finestra dirò il tuo nome
e verserò due caffè
se entro cinque minuti non arrivi
li bevo io.
Ciao.
Farò presente, la prossima volta :)
EliminaEhi, la pausa la faccio alle 11!!!
Bellissimo il luogo della foto! e bellissimo post :)
RispondiEliminaCommento off topic. Poco fa su un mio post hai citato le prove Invalsi.
RispondiEliminaOggi mi sono imbattuta in queste foto e sono morta dal ridere. Vorrei averlo fatto anch'io alle superiori :-)
http://www.repubblica.it/scuola/2014/05/13/foto/no_invalsi_gli_studenti_boicottano_i_test-86006033/1/?ref=fbpr#21
mi piace sapere che ci sono persone capaci di trasformare un dolore in bellezza... e ancor più mi piace scoprire che ci sono persone come te in grado di capirlo ;)
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