Spesso, i pugni allo stomaco vengono a mostrati le priorità.
Gettano luce sulle cose.
Lo ricordo nitidamente. Ero seduta sulla sdraio a Lignano, avrò avuto quattro anni. Mi muovevo, spostavo l'inclinazione dello schienale, agitavo le gambe. All'improvviso la sdraio si chiuse come una tagliola, con le mie dita in mezzo a fermare la corsa.
Fra le braccia della mamma piangevo e incredula guardavo la gente camminare tranquilla sul bagnasciuga. Perchè quel dramma non aveva assunto una dimensione globale e collettiva? E come mai era successo proprio a me, visto che al mondo eravamo in tanti?
Lo chiesi tirando su col naso, e la mamma probabilmente non colse la portata della domada.
Nei giorni successivi, mi beavo giocando con stampini e secchiello. C'era come una nuova consapevolezza. Ero nuovamente "al di qua": stavo bene, alla stregua di tutti quelli che placidamente camminavano sul bagnasciuga.
E insomma stasera guidavo, e parlavo, e ascoltavo, e la pioggia veniva giù a secchiate. Il mio corpo caldo se ne stava lì, piacevolmente impegnato, mentre la mia testa mandava ad ogni sinapsi un messaggio dolce e potente: "ehi, sei al di qua".
Al di qua. Cazzo se è bello.
ma dice il terzo principio della razionalità di non bearti troppo e di stare sempre in campana.
RispondiEliminadonna avvisata mezza salvata
Frà, soto stata per così tanto tempo in campana...e ho scoperto che provare ad attrezzarsi alla bufera quando fa sereno, non solo è superfluo, ma è pure controproducente. Quello stato di allerta ti rende insicuro e fragile...
EliminaOk, pure te innamorata come quell'altra....
EliminaIo sono spesso sulla linea di mezzeria...
RispondiEliminaSe mi incroci, fai un fischio...porto io i panini :)
Eliminaeh ... la mamma bionda della bimba bionda avrebbe potuto dirle: stellina sei babba(?) le manine tienile a posto e non dondolarti che è una sdraio mica un'altalena :)
RispondiEliminail confine è labile, di qua di là ... un passaggio obbligato, teacher lo hai scoperto presto tu.
La bambina biodissima aveva una mamma castanissima, quasi mora. Se lei mi lascia ve la mostrerò. :)
Eliminahai notato quanto presto i bambini dimenticano il dolore?
RispondiEliminadovremmo farlo anche noi.
Questa tua la sottoscrivo in pieno sai ?
EliminaLa Daffus è la mia amica di bloggo più saggissima.
EliminaCredo che sottoscrivi. :)))
credo o certo ?
EliminaDimenticare il dolore in fretta, come i bambini, cercherò di farmelo insegnare già domani...
RispondiEliminaMmmmmmh...la vedo dura.
EliminaUna terapeuta mi diceva che trattare i bambini con l'ipnosi è semplicissimo e indolore. Il trauma viene rimosso in poche sedute.
Negli adulti invece tante costruzioni, tante barriere difensive.
Ma si può fare :)))
Si è vero, l'amaro per conoscer il dolce, il freddo per conoscer il caldo. La dualità è sempre presente e noi siamo equilibristi che camminano sul filo tra uno e l'altro
RispondiEliminaehi, ma tu allora abiti dalle mie parti... profondo e piovoso nordest :)
RispondiElimina