Ecco, puoi partire.
No scusa, aspetta un altro attimo. Tieni duro, coraggio.
Poi non pretendere troppo, il tempo ammorbidisce ogni cosa. Brava.
Ehi, quasi ci siamo.
Un momento di pazienza, poi vai.
Dai, abbi fede, ormai è fatta!
Da un anno (o forse molto di più?) mordo il freno. Come ai blocchi di partenza, i muscoli gonfi di attesa, il pensiero azzerato dall'istinto.
Ma appena giungo ad intravedere l'assicella del traguardo, pare che questa si sposti.
Un po' più in là. Ancora un po'.
Mi prende per il culo? Non era qui ad uno sputo? Com'è che adesso non la vedo?
Va bene, paziento. Però si può vivere così a lungo nell'indefinito? Programmi a breve termine, che devono sempre tener conto di altro. Altre persone, altre cose, altre sensibilità, altri dolori, altri progetti. E io? E quello che voglio io?
Un anno. È lungo un anno, cazzo.
Le stanze ingombre di roba, cumuli di macerie. Sono stanca di vederle.
Cerco nel mucchio qualcosa da mettere addosso, ed è tutto troppo grande, o troppo piccolo.
Allora indosso un abito soltanto, di seta grezza, che mi accarezzo addosso con cura infinita. Quanto è bello.
Una spazzolata ai capelli e sono pronta. Permesso scusate, devo andare.
Se non metti in lizza quello che vuoi te, sta assicella (o linea di traguardo che poi sarà una nuova partenza).. e non la pigli mai :-)
RispondiEliminaVai :-)
Esattamente così...il sogno di stanotte me lo dice chiaramente.
EliminaAscoltati, mia cara, ascoltati bene.
Così :)
organizza una festa e invita tutti noi
RispondiEliminapoi altro che raggiungere il traguardo !
Dici che si arriva prima??? ;)
EliminaIl traguardo è bello da raggiungere, ma se non succede è importante? Domani l'avrai già dimenticato, angoscia? Solo un limite che impostiamo noi stessi. La calma? Un altro traguardo lontano, un'altra giornata da vivere ed un tassello in più nella vita.
RispondiEliminaDipende.
EliminaSe raggiungere il traguardo (e sicuramente una nuova partenza) è un gesto di riconoscimento che ti regali, allora fa la differenza.
Devi stare in una vita che ti appartiene, che ti assomiglia. Per un po' vale anche l'apnea o il procedere a testa bassa. Poi, è necessario spalancare le braccia...
Ciao Topo! :)
Ho smesso di programmare secoli fa.Giorno per giorno è bello lo stesso.
RispondiEliminaSi, concordo. Quando lo sfondo te lo dipingi, allora puoi anche muoverti in modo scomposto... :)
EliminaAh ecco, finalmente riesco a leggerti. È da diverse ore che c'era una panne con blogspot e non visualizzavo gli amici miei :0)
RispondiEliminaConosco quell'indefinito. Per molti anni ho vissuto con una spada di Damocle sopra la testa, poi ho deciso di fregarmene e ho ricominciato a vivere.
Eeeeh, lo si evince bene dai tuoi post :)
EliminaComè che scrivi in prosa e pare poesia? :)
RispondiEliminaPerchè sono drammaticamente vittoriana :)
Eliminanaaaaaaaaaaa il periodo vittoriano è cupo e rigido, tu morbida e avvolgente
Eliminaperò che bello, tutta questa indefinitezza che lascia margine per ogni possibilità
RispondiEliminaSi Pier, è vero. Ma devi reggerti sulle gambe per esplorare... :)
Eliminami piace come scrivi, ne sento il tuo ritmo, il tuo pensarlo. brava!
RispondiEliminasolo un appunto, ma vorrei essere costruttiva!!!.... i fiori come sfondo.. sono bellissimi.. ma..non so.. sei sicura che vuoi che una persona arrivi qui e noti per primi proprio loro?
Eh, cosa dirti? Me ne sono innamorata a prima vista. E l'amore continua... Ad un certo punto l'amore finirà e vedrò questo sfondo esattamente per quello che è.
RispondiElimina:D
Benvenuta :))
Giusto!
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