Da una decina d'anni lo rincorrevo. A Trento me l'ero perso per un pelo.
Come una scolara giudiziosa ho preparato le parole, tutte in fila. Volevo sapesse che quando facevo luce dove prima c'erano ombre, lui era con me, sempre. Che mi ha insegnato la sottrazione, la bellezza del disadorno. Che la musica asciutta del suo raccontare, è stata cura.
E poi mi ha spiazzato che fosse così, fragile, di schiena nella hall del teatrino con la gente che sgomitava per fargli un saluto.
Io un passo indietro col mio libro in mano, il sorriso fesso, la sciarpa rossa. Ci siamo stretti la mano e guardati negli occhi, io ho balbettato "ciao Erri".
Neanche una cosa sono riuscita a dire, neanche una.
Ieri sera con gli occhi aperti sotto il piumone però, ho capito che cos'è per me, felicità.
E' avere un sogno, o piccoli sogni.
Che poi non importa realizzarli a tutti i costi. Ci si prova, e intanto si è molto felici.
Grazie Erri.
madonna quanto lo detesto.... è tra i dieci italiani più inutili
RispondiEliminaLo so bene Fra ;D
EliminaL'avevo come intuito...
:-))))))
EliminaLa felicità è soggettiva e difficile da misurare. Non è come un termometro che quando il mercurio supera i 37 gradi significa che hai la febbre.
RispondiEliminaIo sono felice quando la gente mi guarda con amore.
Certo, assolutamente soggettiva. Infatti ho scritto "per me".
EliminaAnche a me appartiene (ma forse più apparteneva) quella felicità degli sguardi. Poi tante cose sono cambiate.
È un periodo che io sogno un sacco, nel senso di sognare ad occhi aperti. Ma non mi fraintendere, sono sogni che, un po', mi auto-blandiscono, placano il mio animo, che al momento non è nelle condizioni migliori. Comunque neanche nelle peggiori... vediamola in modo positivo :)
RispondiEliminaNon ho mai letto Erri de Luca e in questo momento sono piuttosto vulnerabile, oltre ad avere pochissimo tempo libero, quindi mi sa che rimando a poi.
Ma hai ragione: felicità è avere sogni, speranze. Il sapere che potrebbe anche avvenire. È quando le speranze e i sogni muoiono che si sta proprio male, ma male...
Ti abbraccio,
Questo intendevo. Cullare qualcosa.
EliminaAnch'io bimba.
Non ne sono una fan.. anzi...
RispondiEliminaPerò capisco l'euforia di incontrare chi c'è dietro le parole che tanto amiamo...
Non so spiegare meglio. É come se lui ci fosse sempre stato.
EliminaMai letto e credo manco mai lo farò. Ma che c'entramo noi? Questa è una gioia tua e allora festeggiamo.
RispondiEliminaE dov'è la base musicale?
EliminaTi sei distratto deejay!
massive attack vanno bene?
EliminaOttimo direi...
EliminaHo evitato "la febbre del sabato sera", mi pareva troppo ovvia come proposta ;)
Eliminama pensa te... :) a me era rimasta in testa la questione della persona assegnata... ma che libro gli hai fatto autografare???
RispondiEliminaE basta quella citazione...quella delle persone assegnate, per capire De Luca.
EliminaComunque avevo una pila di libri...ma ho scelto "Il peso della farfalla" ❤
Vipero ha detto tutto e mi associo con entusiasmo. Contenta che le mani per tirarti su dal buco siano arrivate *.*
RispondiEliminaTi abbraccio bimba bella :*
Come mi legge la Ala...😍
EliminaCome sono felice che tu abbia potuto realizzare questo sogno :)
RispondiEliminaPure io... :))
EliminaLa felicità è fatta di piccole cose, che sommate tutte insieme danno la serenità
RispondiEliminaBellissima definizione...
EliminaSì è proprio così. Fra qualche giorno lo rivedo.E lo sguardo limpido come acqua delle montagne che adora? Conoscerlo è un piccolo tocco di felicità💛
RispondiEliminaE che re lo dico a fare? 😊😍
Elimina😉
EliminaAlpinista
RispondiEliminaE comunista.
Mah, io non so perché le persone, ad un certo punto, devo riempirsi la testa di religioni astruse o, per dirla con le parole del loro caposetta Karl Marx, di oppio per popoli.
Cos'hai letto di suo?
Eliminatre o quattro sue opere.
EliminaRelative, appunto, alla montagna.
Sono passati molti anni e, data la mia memoria cancella tutto, non ricordo più.
Diciamo che "Sulla traccia di Nives" mi ricorda qualcosa. Dovrei cercare quei libri, a casa, in biblioteca.
Lo adoro: scrive sulla carne viva
RispondiEliminaQuello ci piace.
EliminaYes💛
EliminaMa sai che l'ho rincorso per anni e poi, quando l'ho incrociato in teatro e l'ho visto così schivo sotto al suo cappellaccio blu da marinaio calcato sul capino, oh non ce l'ho mica fatta a fermarlo...
RispondiEliminaSarà per un'altra volta?
Un po' di anni fa, sul mio precedente blog, costruimmo una sorta di catena-ma-non-di-Antonio-da-Padova...
RispondiEliminaEravamo una decina di blogger e ognuno presentò uno scrittore, io scelsi proprio De Luca. Se ripesco il post lo pubblico di nuovo.
Invidia totale... ma forse dal 6 dicembre lo pesco a Roma... ;)
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