E' quasi impossibile essere all'altezza dei propri sogni. Io mi spendo ogni giorno per quel "quasi".
Le parole non sono mie. Anche se mi piacerebbe averle concepite.
Si torna a scuola.
Sul far della sera penso a quel bambino che davvero non so come aiutare, che disperatamente chiede di essere contenuto, di trovare sponda. Che invece incontra i miei umani limiti. Certo, io ci provo. Ma quei suoi occhi colmi di angoscia vorrei solo allontanarli. Tanto vale riconoscerlo.
Ho visto la neve, l'ho toccata, e anche un po' attraversata.
Ma la cosa che meglio ho guardato, in questi giorni di riposo e tempo morbido, sono stati i miei gesti. E spesso, le mie parole.
Magari suona male, pare una cosa egocentrica. Invece mi viene quasi da dire che era ora.
I gesti, le parole. Ultimamente facevo e dicevo quasi trattenendo il fiato, in continua apnea. Come se agire ed esprimere in fretta, potessero evitarmi l'errore: guai sbagliare, scivolare, prendere cantonate. Una cosa via l'altra, svelta, che quando hai finito puoi fermarti. Ma poi non mi fermavo.
Oggi, scendendo di corsa lungo un sentiero sassoso, sono caduta. Una caduta buffa, da bambina: mi sono trovata d'un tratto così, giù a quattro zampe. Palmi e ginocchia sbucciati. Ecco, mi sono di colpo rialzata e ho ripreso a correre, scrollandomi appena. Invece sarei rimasta lì, a sentire il suolo, il profumo di terra, sotto la trama dei rami spogli. Mi sarei seduta a gambe incrociate e avrei riso scioccamente.
Il post cena si è rivelato denso di sorprese. Lo scarico otturato, un tentativo (miseramente fallito) di risolvere il problema, il tubo che perde, il tubo che appena lo tocco decide senza alcun preavviso di annaffiare me e l'intera cucina con residui tossici e maleodoranti di varia natura.
E quel minchione di scarico, incredibilmente, è ancora otturato.
Si torna a scuola.
Sul far della sera penso a quel bambino che davvero non so come aiutare, che disperatamente chiede di essere contenuto, di trovare sponda. Che invece incontra i miei umani limiti. Certo, io ci provo. Ma quei suoi occhi colmi di angoscia vorrei solo allontanarli. Tanto vale riconoscerlo.
Ho visto la neve, l'ho toccata, e anche un po' attraversata.
Ma la cosa che meglio ho guardato, in questi giorni di riposo e tempo morbido, sono stati i miei gesti. E spesso, le mie parole.
Magari suona male, pare una cosa egocentrica. Invece mi viene quasi da dire che era ora.
I gesti, le parole. Ultimamente facevo e dicevo quasi trattenendo il fiato, in continua apnea. Come se agire ed esprimere in fretta, potessero evitarmi l'errore: guai sbagliare, scivolare, prendere cantonate. Una cosa via l'altra, svelta, che quando hai finito puoi fermarti. Ma poi non mi fermavo.
Oggi, scendendo di corsa lungo un sentiero sassoso, sono caduta. Una caduta buffa, da bambina: mi sono trovata d'un tratto così, giù a quattro zampe. Palmi e ginocchia sbucciati. Ecco, mi sono di colpo rialzata e ho ripreso a correre, scrollandomi appena. Invece sarei rimasta lì, a sentire il suolo, il profumo di terra, sotto la trama dei rami spogli. Mi sarei seduta a gambe incrociate e avrei riso scioccamente.
Il post cena si è rivelato denso di sorprese. Lo scarico otturato, un tentativo (miseramente fallito) di risolvere il problema, il tubo che perde, il tubo che appena lo tocco decide senza alcun preavviso di annaffiare me e l'intera cucina con residui tossici e maleodoranti di varia natura.
E quel minchione di scarico, incredibilmente, è ancora otturato.
vabbè, ma la casa si è allagata ?
RispondiEliminaEnnno Fra!!!!
EliminaChe facevo, poi???
Scrivere un post con lo scarico otturato equivale a farsi due risate a gambe incrociate e ginocchia e palmi sbucciati. E di sciocco ci sarebbe solo farsi otturare lo spazio per le cose che ci piace fare. Alla faccia dei contrattempi. Buona ripresa e ti consiglio anche un buon film: La casa dagli scarichi che ridono.
RispondiEliminaUn gran titolo...corro a vedere se lo trovo :))))))
EliminaAnche qui ha nevicato, un accenno, sarà stata la seconda volta che ho visto la neve (ma a me non prende tanto).
RispondiEliminaQueste feste son passate da spettatrice, ma ora è tempo di rimboccarsi le maniche e iniziare a muovere i passi in salita.
PS: Lo scarico otturato mi ha fatto venir in mente la "poesia" di G. Catalano, e te la lascio qui (che possa farti sorridere, una abbraccio):
confesso
il mio cuore è un cesso otturato
adesso
ci vorrebbe un professionista
dello spurgo pozzi
ma di quelli bravi
quelli col pompazzone a risucchio idraulico
avete mai sentito un’ape tossire?
io sì
alla fine è questo che fa la differenza in poesia
in amore no
se l’amore è non dover mai dire mi dispiace
il mio amore è rotto
che mi dispiace un sacco e sempre
sempre una volta in più di te, comunque
la Morte vi ha mai mandato un sms?
a me no
ma mi piace pensare che
prima di venire a prendermi
lo faccia
“fra un paio d’ore son da te, saluta tutti e vestiti comodo”
son felice di non essere nato donna
non avrei potuto sopportare
di non essere la donna più bella del mondo
e con i geni che mi son toccati in sorte
difficile pensare che lo essèvo*
e son felice di non essere nato cane
non avrei potuto sopportare
di non essere un cagnone morsicòne
e con i geni che mi son toccati in sorte
al massimo un barboncino di merda
quando sono nato qualcuno ha visto bene
di spalmarmi del miele
sulle pareti esterne del muscolo cardiaco
è per questo che batte in controtempo
per equilibrare
son dieci anni
che mi spalmo di catrame i polmoncìni
hai presente i biscotti della fortuna cinesi?
mi fanno schifo
ma li prendo sempre per leggere il messaggio
il biscotto lo do al barboncino
perché so che gli fa male lo zucchero
e muore prima
l’ultimo diceva:
“il tuo cuore è un cesso otturato
ti ci vorrebbe un professionista dello spurgo pozzi”
appunto
il cerchio si chiude
anche lo stomaco
si chiudono gli occhi
si chiudono porte e portoni
finestre, ponti levatoi e caselli autostradali
si chiudono i cancelli
quando s’inizia ad annoiar se stessi son cazzi atomici
questa è una poesia d’amore
Catalano è un mito!!
EliminaE io, che non lo conoscevo!!!!
EliminaVado dietro la lavagna, ho capito.
Tra occhi di piccolo che nascondono grandi problemi e tubi che decidono di aver vita propria, ecco lì in mezzo con le ginoccia sbucciate, ecco te.....
RispondiEliminaGià. Sono proprio quella lì.
EliminaMi vedi amica? ;)
bellissima ti vedo
EliminaLa prima caduta del 2015 :)
RispondiEliminaChissà quand'è che sarà la mia!
Documentala.... ;)
EliminaAh, il risveglio del mostro delle tubature... da farci una serie di post :0)
RispondiEliminaPS: buon anno meravigliosa Gioia <3
RispondiEliminaA te dolce Daffus :)
EliminaE' una foto bellissima!!! Davvero
RispondiElimina